MENINGITE, NESSUNA EPIDEMIA. LA VACCINAZIONE COME PREVENZIONE
Quattro casi di meningite, di cui due decessi, nel giro di un mese nella stessa zona. Si tratta di una situazione straordinaria, come ammette l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, che va affrontata con calma e buon senso. L'unica arma per scongiurare nuovi casi è la vaccinazione la cui somministrazione viene quindi potenziata ulteriormente ed ampliata: non solo a Villongo, paese in cui viveva la prima vittima, la 19enne Veronica Cadei e in cui vivono la 16enne e il 30enne colpiti dal batterie ma per fortuna guariti, ma anche i paesi limitrofi, come Predore dove risiedeva Marzia Colosio, la 48enne madre di due figli morta questo venerdì per sepsi da menigococco C, proprio come Veronica Cadei. La donna lavorava a Castelli Calepio, ha trascorso il primo dell'anno in un ristorante di Tavernola, paese di cui è originaria e ha assistito nei giorni scorsi anche ad uno spettacolo teatrale, mentre la 19enne era studentessa alla Cattolica di Brescia. La profilassi antibiotica è stata somministrata ai familiari e alle persone che sono entrate in stretto contatto con loro ma dal momento che non è possibile sottoporre a profilassi tutti i contatti, anche ricostruendo gli spostamenti degli ultimi giorni delle vittime, l'unica arma di prevenzione di massa è la vaccinazione che viene quindi somministrata gratuitamente per i cittadini fino ai 60 anni in più ambulatori straordinari che le Ats di Bergamo e di Brescia con le Asst Bergamo Est e Franciacorta stanno aprendo, in collaborazione con le amministrazioni comunali, in più paesi del Sebino, quindi oltre a Villongo e Sarnico, anche a Gandosso, Predore e Credaro per la sponda bergamasca e a Iseo, per gli abitanti del Sebino e anche di Capriolo e Paratico, mentre la Regione sta coinvolgendo anche i medici di base perché a partire da martedì 6 gennaio possano a loro volta, se contattati dalla ASST di riferimento, somministrare gratuitamente il vaccino. Il principio base, seguito dalle Ats e dalle Asst, è di somministrare il vaccino a coloro che risiedono negli stessi paesi o in quelli limitrofi o comunque frequentati delle persone contagiate. Complessivamente, tutta la campagna interesserà potenzialmente una popolazione di 10 mila persone, rispetto alle 4 mila stimate nella prima fase residenti sul sebino e al di fuori di questo ambito ogni cittadino può liberamente contattare il suo medico di base o l’Ats di riferimento per vaccinarsi. E' comprensibile la preoccupazione della popolazione, che è invitata a vaccinarsi, senza però creare allarmismo e prendere d'assalto i laboratori: il batterio infatti si trasmette attraverso le vie aeree soltanto dopo un contatto prolungato con una persona infetta e non c’è pericolo di contagio ambientale poiché in ambiente esterno il batterio non sopravvive. A volte i malati sono i portatori sani stessi del batterio che alberga tradizionalmente nelle prime vie respiratorie ma che in particolari condizioni può superare le difese dell’organismo. L'assessore regionale al Welfare Gallera smentisce quindi categoricamente che siano stati effettuati TEST con 'tamponi salivari' negli ambulatori di Villongo e Sarnico, alla ricerca dei portatori sani perché tale indagine non avrebbe efficacia per contenere l'infezione: l' unico intervento utile per prevenire i casi è la vaccinazione di cui è in corso la campagna straordinaria.
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