VACCINI, L'ALTO SEBINO TERRA DI MEZZO

Per non inseguire sempre il virus, per arrivare invece prima ed evitare la chiusura. A questo serve la campagna vaccinale che la Regione sta attuando a partire dai Comuni con più casi delle province di Brescia e di Bergamo dove non possono essere vaccinati tutti i cittadini, perché mancano i vaccini, ma dove si è cominciato a vaccinare oltre agli over 80 anche gli over 60. Ad essere coinvolti i cittadini di Roccafranca, Rudiano, Urago d'Oglio, Pontoglio, Palazzolo sull'Oglio, Capriolo, Paratico, Iseo in provincia di Brescia e quelli di Adrara San Martino, Calcio, Castelli Calepio, Cividate al Piano, Credaro, Gandosso, Palosco, Predore, Pumenengo, Sarnico, Tavernola bergamasca, Telgate, Torre Pallavicina, Viadanica, Villongo in pronvincia di Bergamo, per un totale di 30 mila persone. I punti individuati per somministrare i vaccini, si stima tra i 4 e i 5 mila al giorno, sono Chiari e Iseo per Brescia e Chiuduno e Antegnate per Bergamo. Una piano di vaccinazione che si aggiunge a quello già in vigore in tutta la Regione per vaccinare tutti gli over 80 lombardi in colloborazione anche con le Rsa: in Valle Camonica i punti vaccinali attivi sono gli ospedali di Esine e di Edolo, la Rsa Fratelli Bona di Capo di Ponte e la Rsa Angelo Maj di Boario mentre nella bergamasca si vaccina all'ospedale di Seriate, all'ospedale di Piario e all'ospedale di Piario. L'Alto Sebino invece, racchiuso tra le zone in cui è scattata la zona arancione rafforzata ma centro nevralgico delle provincie di Brescia e di Bergamo con l'ospedale di Lovere e gli istituti superiori, sembra rimanere terra di mezza e di nessuno, secondo quanto denunciano i Comunità dell'Ambito Alto Sebino e della Comunità Montana dei laghi bergamaschi, che chiedono di aprire un punto vaccinale nell'ambito dell'Alto Sebino in collaborazione con il territorio come avviene in Valle Camonica, per vaccinare la popolazione più anziana oggi costretta a lunghe trasferte per avere il vaccino. Nel frattempo la Lombardia rischia di tornare interamente in zona arancione da lunedì, preservando la zona arancione rafforzata in quei territori dove è scattata il 23 febbraio e dove rimarrà in vigore fino al 2 marzo.

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