LA PREOCCUPAZIONE TRA LA GENTE
Non si tratta di un'epidemia e non si parla di emergenza, ma la gente del basso Sebino, dove si sono registrati cinque casi di meningite in un mese, è spaventata e corre in massa a farsi vaccinare e le code agli ambulatori, soprattutto in quello di Sarnico, testimoniano la preoccupazione dei residenti che temono il contagio. La Regione, le farmacie, gli ambulatori, stanno distribuendo centinaia di vaccini al giorno in modo da rendere immuni tante più persone possibile dal batterio meningocco C, che ha causato la morte di Veronica Cadei e di Marzia Colosio. Il tempo di incubazione può variare dai 2 ai 10 giorni e i sintomi sono sonnolenza, cefalea, inappetenza, fino a nausea e vomito, febbre, pallore, fotosensibilità; segni tipici sono la rigidità della nuca e quella all’estensione della gamba. Si trasmette per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali e affinché il contagio avvenga è necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona infetta, per questo viene somministrata la profilassi antibiotica a familiari e amici delle persone colpite, oppure è necessario trovarsi in ambienti molto affollati, per questo si stanno somministrando i vaccini a tutti i residenti. Ma si tratta di vie precauzionali poiché il batterio non si trasmette nell'ambiente e non si parla di epidemia. L'attuale calendario vaccinale adottato a livello nazionale e regionale, garantisce già per i bambini, una buona copertura contro i principali batteri che possono causare la meningite, e in generale, in ogni parte della Regione e in ogni periodi dell'anno, i bambini e gli adulti rimasti fuori da questo recente piano vaccinale, possono fare richiesta di sottoporsi ai vaccini messi a disposizione in copagamento con la Regione concordandone la necessità e l'opportunità con il proprio medico curante. Quella del basso Sebino è una situazione straordinaria che le Ats e le Asst con la Regione e l'Istituto Superiore di Sanità stanno cercando di fronteggiare attraverso una campagna di prevenzione che consiste nella somministrazione gratuita del vaccino alle persone residenti nelle aree interessati dai cinque casi, in modo da rendere immuni quante più persone possibili dal batterio. Questa domenica pomeriggio in Prefettura a Bergamo i Sindaci del Basso Sebino hanno incontrato il Prefetto per valutare e decidere l’eventuale chiusura delle scuole e martedì l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera giungerà sul Sebino per fare il punto, insieme ai sindaci e alle autorità competenti, della situazione.
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