MORTI E FERITI IN MONTAGNA
Quella del 6 gennaio è stata una giornata drammatica in montagna. Molte persone infatti hanno approfittato della bella giornata di sole e dell'ultimo giorno di festa per dedicarsi alle escursioni e all'alpinismo, ma l'incidente in montagna, soprattutto a quote elevate, in presenza di ghiaccio e neve, è sempre dietro l'angolo, anche se si affrontano le scalate e le salite con l'attrezzatura adeguata e con alle spalle anni di esperienza. Marco Cattani, di Strozza, 30 anni appena compiuti e una passione per l'alpinismo, è morto nel lecchese dopo essere precipitato dalla Grigna settentrionale, in territorio di Esino Lario. Si trovava in compagnia di due amici, si erano incamminati dal rifugio Riva verso il Grignone, quando intorno alle 08.30, è scivolato sul Pizzo della Pieve, a quota 1.350 metri circa. Immediata la chiamata ad Areu che ha mandato sul posto l'elicottero di Como con l'equipe medica e il soccorso alpino della stazione Valsassina-Valvarrone. I tecnici si sono calati con il verricello per raggiungere il 30enne. Il medico però non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. Troppo gravi le ferite riportate nella caduta di circa 30 metri. Marco Cattani era socio del Cai della Valle Imagna e si era avvicinato da poco al mondo dell'alpinismo. Di professione falegname, gestiva un'azienda agricola con la famiglia e lascia nel dolore i genitori Luca ed Elena, le due sorelle e la compagna Giada. Un altro grave incidente si è verificato sempre questo lunedì nei pressi del rifugio Azzoni, sul monte Resegone, sul versante sopra Morterone dove un uomo e una donna residenti a Seriate sono precipitati per un centinaio di metri, riportando diversi traumi. Sono stati soccorsi da due elicotteri, partiti da Como e da Milano, che hanno portato sul posto le équipe con medici e tecnici del Soccorso alpino della stazione di Lecco Bione. La donna di 56 anni è stato portata in codice rosso all’ospedale Sant’Anna di Como mentre l'uomo di 50 anni è stato portato in codice rosso al Niguarda di Milano. I due non sarebbero in pericolo di vita. E' ricoverato invece in gravissime condizioni al Papa Giovanni di Bergamo, il 58enne di Val Brembilla che ieri pomeriggio è precipitato col parapendio in località Foppa di Roncola. L'uomo è caduto da un'altezza di circa 15 metri. L'incidente poco dopo le 14.00. Sul posto sono giunti un’ambulanza, l’elisoccorso e i vigili del fuoco di Zogno, insieme ai carabinieri di Almenno San Salvatore. L'uomo, inizialmente cosciente, si sarebbe aggravato tanto da essere portato in rianimazione in codice rosso a Bergamo. L'uomo, un operatore sociosanitario di Pronto soccorso, appassionato di parapendio e socio del Club Volo libero di Bergamo, è un pilota esperto ma questo lunedì pare che qualcosa sia andato storto durante le fase di decollo. Quella di questo lunedì è stata una giornata di super lavoro per il 118 anche sulle piste da sci, con molte chiamate giunte da Schilpario, da Valbondione, da Castione, da Foppolo e dall'Aprica, che hanno richiesto l'intervento dell'elicottero e delle ambulanze per trasportare feriti, per fortuna non gravi ma comunque con traumi importanti, in ospedale. Lo sci infatti è uno sport che va praticato in sicurezza e con prudenza, rispettando la presenza di bambini sulle piste e di sciatori di ogni livello ed è importante tenere anche conto del proprio livello di preparazione per affrontare le piste alla propria portata.
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