LE TRAGEDIE DI ITALO
50 anni di impegno di Pietro Italo Fiorini, da tutti conosciuto come “Italo” a scrivere testi dialettali camuni perché venissero rappresentati innanzitutto nel suo teatro dell'oratorio di Darfo, con la regia ed il supporto determinante dell'amico Don Beppe Simonetti, sono stati raccolti da carte sparse e appunti perché siano un “corpus” logico, omogeneo e consultabile, ma anche utilizzabile da parte di compagnie teatrali dialettali. E' l'ultima fatica di Italo, alla quale ha dato un supporto fondamentale la moglie Antonietta che ne ha trascritto i fogli sparsi, gli appunti e le vecchie fotocopie. Don Giancarlo Pianta ha incoraggiato la stesura, ha riletto i testi e ne ha scritto la presentazione. Ora il libro, che contiene i drammi dialettali tratti da fatti di cronaca anche personale, è stato stampato con il titolo “Drammi in dialetto”. I testi di Italo Fiorini non sono scritti per essere letti, ma devono essere messi in scena, sentendone tutto lo spessore sonoro e storico del dialetto darfense ed il gusto vivo dello spazio teatrale. Se Italo ha scritto in dialetto, lingua da lui sempre usata, oggi di certo non è così facile trovare chi lo conosce bene al punto da recitarlo in scena con naturalezza. Italo Fiorini però non si ferma qui: la sua intenzione è mettere mano alla “Butiga de Giacom” che narra il dramma vissuto da una ragazzina di 12 anni, rimasta orfana e diventata la famiglia del fratellino minore. Il libro di Pietro Italo Fiorini “Drammi in dialetto” si può trovare alla libreria Merello di Corna di Darfo o direttamente presso l'autore.
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