CORONAVIRUS, CIRCOLA MINISTERO AGGIORNATA

Non erano infondate le preoccupazioni dei governatori del nord circa il coronavirus. Il Ministero della salute ha infatti diramato in queste ore un aggiornamento sulla sorveglianza attiva degli studenti provenienti dalla Cina, che favorisce la loro permanenza volontaria a casa e che vanno quindi nella direzione della richiesta che i governatori di Regione Lombardia, Veneto,Friuli Venezia Giulia e Trentino avevano inoltrato al Governo dopo che l'organizzazione mondiale della sanità non aveva escluso il possibile contagio anche in assenza dei sintomi. “Apprezziamo la decisione del ministero della Salute di aggiornare la circolare per le scuole che recava indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso zone affette dalla Cina.” - ha commentato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ringraziando il ministro Speranza per aver ascoltato le istanze del territorio per garantire la massima tutela e precauzione possibile per la salute e incolumità dei bambini e ragazzi e lanciando un appello al senso di responsabilità di tutti i cittadini, di ogni nazionalità ed età, che entrano nella nostra regione provenienti da zone affette della Cina affinché, anche in assenza di obbligo, scelgano di ‘autoisolarsi’ prima di frequentare nuovamente le comunità” per il tempo necessario ad escludere la comparsa dei sintomi. Sul tema è intervenuto anche l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera dicendosi pronto ad attuare le direttive Ministeriali e ribadendo di aver già allertato le ATS e ASST affinché provvedano a mettere in pratica gli adempimenti necessari per la sorveglianza attiva degli studenti di ogni ordine e grado, che rientrano dalla Cina. Il sistema sanitario lombardo ha dato prova di grande tempestività ed efficienza, - ha affermato Gallera -intervenendo laddove necessario con determinazione ed efficacia senza dare luogo ad inutili allarmismi ma senza sottovalutare alcun singolo caso, grazie agli operatori socio sanitari, ai medici di base e al sistema regionale di emergenza urgenza.

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