CURE AVANZATE PER DISABILI
Per persone con disabilità intellettiva e relazionale anche una visita dal medico, dal dentista o il ricorso al pronto soccorso, può essere un grande problema. Da anni l'Anffas di Valle Camonica che rappresenta i genitori con figli con disabilità e realtà come Solco Camunia o Fondazione Rete Sociale Camuna che assistono e curano i disabili, hanno sollevato il problema dando come risposta, in collaborazione con l'ASST di Valle Camonica, un ambulatorio dove due giovedì al mese a Darfo dei dentisti volontari visitano gratuitamente i pazienti, cercando di interagire con loro, di trovare un modo per visitarli e per sottoporli alle cure di cui necessitano. Ma è facile e soprattutto spesso servono interventi che non è possibile effettuare in alcune persone con disabilità intellettive e relazionali, se non sotto anestesia totale. Per questo l'Asst di Valle Camonica mette a disposizione il proprio personale e le proprie strutture e renderà possibili, ogni due mesi, interventi in sala operatoria. Un grande passo avanti per la sanità camuna che apre in questo modo la strada ad una assistenza medica avanzata per disabili che potrà riguardare un domani, anche altri servizi oltre quelli odontoiatrici. Muniti di ricetta del medico di base quindi i disabili possono continuare ad accedere ai poliambulatori dell'ASST di Darfo, prenotando le visite al numero 334 1366256, il lunedì-martedì-venerdì, dalle ore 17.30 alle 19.30 dove i volontari Anffas continueranno a gestire il servizio in collegamento con l'ospedale quando ci sarà la necessità di operare i pazienti in anestesia totale. Si stima che in Valle Camonica ci siano circa 1000 persone con disabilità intellettiva e relazionale che non sono in grado di esprimere eventuali problemi e dolori fisici ed è per questo che garantire a queste persone, una cura odontoiatrica adeguata è una questione di attenzione verso i bisogni primari dei più deboli. La disabilità è in aumento del 39% e la sanità deve essere sempre più a prova di persone disabili. All'ospedale di Esine quindi del personale preposto si occuperà del prericovero e del ricovero del paziente, con professionalità e soprattutto umanità, per mettere il paziente disabile a proprio agio. Un primo passo per l'applicazione del Progetto Dama, sigla che sta per Disabiled Advances Medical Assistance, che vede capofila l'ospedale S. paolo di Milano e che unisce ora anche all'ospedale di Esine competenze sanitarie scientifiche e socio assistenziali.
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