MOTTINELLI ASSOLTO CON FORMULA PIENA

Pier Luigi Mottinelli, ex-Presidente della Provincia di Brescia, è stato assolto con formula piena dall’accusa di peculato per l’utilizzo della Nissan Qashqai, di proprietà della provincia, che aveva utilizzato per andare dal paese dove abita, Stadolina di Vione, fino alla sede della Provincia a Brescia in a piazza Paolo VI. Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione penale del Tribunale che hanno assolto Mottinelli dall’accusa che risaliva al 2016. Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, che aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione, Pierluigi Mottinelli utilizzava il suv acquistato dall’Amministrazione provinciale con la formula del noleggio a lungo termine come fosse un bene di proprietà. La Provincia non aveva la proprietà del mezzo, ma, da contratto, ne sosteneva i costi di noleggio e di rifornimento. L'accusa ha sostenuto che Mottinelli con quella vettura aveva percorso circa 70mila chilometri per coprire il tragitto da casa alla sede istituzionale di Brescia: secondo l'accusa, l'uso del suv era dunque per scopi privati. Secondo i difensori, Mottinelli aveva invece pieno diritto al rimborso spese per coprire il tragitto da casa al lavoro. Ma proprio grazie al noleggio a lungo termine della vettura, l’Amministrazione provinciale avrebbe risparmiato una cifra di circa circa 800 euro al mese. Al termine del processo, Pierluigi Mottinelli ha inviato una sua nota stampa in cui si legge che è stata riconosciuta la buona fede del suo operato, che aveva come unico obiettivo di contenere le spese dell’Ente: infatti l’autovettura di servizio assegnata, da lui stesso guidata, percorreva circa 240 km al giorno mentre l’auto di rappresentanza, dotata di autista, ne avrebbe percorsi più di 480 e avrebbe comportato l’impiego di due autisti in turno nell’arco della giornata, con il riconoscimento di orari straordinari per far fronte alla lunghezza e alla durata del percorso. Cosa che, del resto, hanno sempre fatto tutti i presidenti di Provincia che lo avevano preceduto. Mottinelli aveva accolto la proposta dell’Amministrazione di fornirgli l’auto affinché la Provincia non avesse il "disagio" di un presidente residente a 4 ore complessive di distanza da Brescia e dunque si è agito solo nell’interesse dell’Ente, per il quale Mottinelli ha svolto gratuitamente il mandato amministrativo. Il Tribunale ha dunque sentenziato che il fatto non costituisce reato: la formula più ampia e specialmente la buona fede dell’operato, che aveva come unico obiettivo di contenere le spese dell’Ente, in termini di carburante e personale a disposizione, sono la chiave di lettura della sentenza.

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