OCCHI DAL CIELO SULLA VALLE
Il progetto europeo “Bbclean” dell'Unione europea, con capofila l'Italia tramite l'Università cattolica del Cacro Cuore di Brescia, ha fatto tappa in alta Vallecamonica, in località Lissidini a Vione, per raccogliere dati che verranno inseriti in no studio scientifico di cui il Dipartimento di Fisica e Matematica dell'Università bresciana è capofila, con il coordinamento dei lavori da parte dell’Arpa Val d’Aosta e l’università austriaca Fhj, insieme ad altri 4 partner europei, Germania, Francia, Austria e Slovenia, che vede al lavoro un gruppo di ricerca in Fisica ambientale, coordinati dal professor Giacomo Gerosa. Il progetto è finanziato dall'Unione europea con 2 milioni di euro: è partito nel 2017 e vedrà la sua conclusione nella primavera del 2021. Si avvale di postazioni a terra, come quella di Graz in Carinzia e quella di Vezza d'Oglio, e di voli con pallone aerostatico frenato a bordo del quale vi sono strumenti per dati importanti in verticale dal suolo per 1.000 metri, per verificare e misurare la presenza di particelle inquinanti che da terra si disperdono nell’aria, fino appunto alla quota di mille metri dal punto di rilascio della mongolfiera. L’obiettivo è quello di realizzare un modello matematico, testato e certificato, che possa prevedere la diffusione degli agenti inquinanti nell’aria ed analizzare la situazione dell’atmosfera nei vari momenti della giornata. I rilievi, infatti, si sono svolti per un'intera settimana ed in varie condizioni climatiche,d alle 8 alle 20.00. Le due rilevazioni nelle valli bresciane, l'alta Vallecamonica con sede a Vione e l'alta Valle Sabbia con sede a Storo, sono di particolare utilità all'interno del progetto che si propone di diversificare le misure fin qui disponibili: non solo da apparecchi fissi, anche in alta quota, ma da un sistema che si muove con l'andamento del vento e della quota rilevata, con una scala misurabile di 50 metri in 50 metri. La progetto ha dato sostegno anche la Comunità montana di Vallecamonica ed il Parco dell'Adamello che ha concesso l'autorizzazione per il volo del pallone frenato ed ha trovato il pieno appoggio dell'Unione dei Comuni dell'alta Vallecamonica. I dati raccolti, che saranno presentati pubblicamente, serviranno anche alla realizzazione di un’app per consultare la composizione dell’aria sulle Alpi.
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