CALCIO CON IL FIATO SOSPESO
In un momento così delicato a livello nazionale con il settentrione coinvolto in un’emergenza sanitaria senza precedenti, anche il calcio dilettantistico lombardo e semi professionistico, osservando le direttive del Ministero, ha deciso di alzare bandiera bianca. Nella giornata di domenica, dall’ennesimo rinvio, il terzo consecutivo, si è infatti giunti allo stop di tutti i campionati regionali, dalla prima squadra alle giovanili, amichevoli e sedute di allenamento comprese, fino al prossimo 3 aprile. Al riguardo le società sportive hanno dato vita a un vero e proprio fronte comune in direzione della sospensione, come sottolineato dallo stesso presidente del CRL della FIGC, Giuseppe Baretti, «Ci siamo adeguati da subito, come doveroso, alle disposizioni di legge. In questo momento, in cui gli interessi dei cittadini lombardi, e non solo, devono essere rivolti alla tutela della propria e dell'altrui salute, mi permetto di raccomandare a tutti i dirigenti e tesserati di osservare scrupolosamente il divieto assoluto di disputare partite, anche amichevoli, e allenamenti». Una solida presa di posizione da parte del calcio lombardo, con le singole società che, anche in assenza del nuovo decreto, erano già concordi sull’inattuabilità di alcune disposizioni. Impossibile per i dilettanti, infatti, garantire la totale sicurezza degli atleti e la presenza di personale medico in campo a vigilare sulla salute di dirigenti, staff, calciatori e accompagnatori. Una scelta condivisa anche dal Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti che proprio questo lunedì 9 marzo, al termine di una riunione straordinaria in videoconferenza, nel rispetto delle prescrizioni vigenti, ha deciso di sospendere le attività fino al prossimo 3 aprile. “La tutela della salute - ha spiegato il numero uno della LND Cosimo Sibilia - deve restare l’obiettivo primario da raggiungere, ma anche il punto di partenza per l’organizzazione delle tante gare che ogni settimana caratterizzano la nostra attività. E’ un contributo necessario che il mondo del calcio dilettantistico italiano deve dare per superare il momento di difficoltà che sta attraversando la nostra nazione”. Tra gli altri provvedimenti assunti anche il rinvio del Torneo delle Regioni di calcio a cinque e l'annullamento della fase nazionale del campionato Juniores Regionale.
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