ULTERIORE STRETTA CONTRO COVID19
Era atteso ed è arrivato: dopo le pressanti e accorate richieste del Governatore della Lombardia Attilio Fontana e dell'Assessore al Welfare Giulio Gallera, sostenute, seppur con diverse modalità, da Veneto ed Emilia Romagna, ieri in tarda serata il Presidente del Consiglio Giusppe Conte ha firmato un nuovo Decreto che contiene le misure per arginare al diffusione del contagio da coronavirus in tutta Ita lia. Le misure più urgenti richieste dalla Lombardia sono contenute nel decreto e dunque ora si tratta di metterlo in pratica con precisione chirurgica e far sì che tutti i residenti sul territorio italiano, compresi oltre 5 milioni di stranieri, applichino le regole in vigore da questo giovedì 12 marzo e fino almeno a mercoledì 25 marzo. Le novità più importanti riguardano la chiusura delle attività dei bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18). Inoltre, devono restare chiusi i parrucchieri, i centri estetici, i mercati ed i servizi di mensa. Il nuovo decreto sospende l’attività di tutti gli esercizi commerciali al dettaglio. Restano aperti ipermercati e supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari, il commercio al dettaglio di prodotti surgelati; commercio al dettaglio di computer, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, bevande e tabacco in esercizi specializzati, carburante per autotrazione in esercizi specializzati, combustibile per uso domestico e per riscaldamento ferramenta, vernici, vetropiano e materiale elettrico e termoidraulico, articoli per l’illuminazione; ottica e fotografia; articoli igienico-sanitari, farmacie, altri esercizi specializzati non soggetti a prescrizione medica;articoli medicali ed ortopedici, profumeria, prodotti per toeletta e per l’igiene personale e per piccoli animali domestici; saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura ed affini; qualsiasi tipo di prodotto via internet e per televisione, per corrispondenza, radio, telefono; per mezzo di distributori automatici. L'informazione è stata giudicata indispensabile in questa emergenza: il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria e all’Attuazione del Programma di Governo, Andrea Martella, ha specificato in un tweet che Restano aperti stampatori ed edicole e che nel momento di massima emergenza l'intera filiera dell'informazione continuerà ad operare quale presidio essenziale di servizio pubblico e di democrazia. Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio. Chiusi invece i reparti aziendali “non indispensabili” per la produzione. Si incentiva anche la regolazione di turni di lavoro e le ferie anticipate. Saranno garantiti i trasporti, le attività agricole, i servizi bancari, assicurativi e postali. Infine, con riferimento ai servizi per la persona, saranno aperte solo le seguenti attività: lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia; attività delle lavanderie industriali; altre lavanderie e tintorie; servizi di pompe funebri ed attività connesse.
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