IL DRAMMA NELLE RSA
600 decessi in 20 giorni su 6.400 posti letto. Si tratta di anziani e pazienti fragili ospiti nelle Rsa orobiche. È il drammatico bilancio di una situazione messa in ginocchio anche sul versante operativo. Sono infatti quasi 2 mila gli operatori assenti per malattia, quarantena o isolamento dei 5 mila effettivi. Questo fattore ha impedito la messa a disposizione dei 150 posti letto che erano stati individuati per nuclei idonei a supportare la rete ospedaliera. Lo scrivono in un’accorata lettera-appello alla Regione e all’Ats i presidenti provinciali dell’Acrb (Associazione case di riposo) Cesare Maffeis, dell’Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) Fabrizio Ondei e dell’associazione San Giuseppe Barbara Manzoni. Uno scritto in cui ribadiscono la volontà di continuare a fare la loro parte nella battaglia contro il coronavirus - “i nostri operatori sanitari, infermieristici e assistenziali non hanno mai desistito di fronte ai rischi esistenti nello svolgimento delle loro attività» - ma chiedono dispositivi di sicurezza adeguati e sostegno. Misure necessarie - scrivono i responsabili- per evitare il collasso di molte Rsa e Cdi da sempre impegnati nella tutela e nella risposta ai bisogni dei più anziani, dei più fragili e di chi resiste al proprio domicilio grazie alla nostra assistenza. Si richiedono tamponi per favorire il rientro del personale in malattia con tutti gli standard di sicurezza, nonché «il congelamento dell’esodo del personale di ogni titolo e mansione per almeno due-tre mesi» e «un freno allo svuotamento del nostro personale, sanitario e parasanitario, attratto dal settore ospedaliero, capace di offrire corrispettivi per noi insostenibili». Tante e troppo care le tante vite piante, «ma i nostri anziani, la nostra storia non sono mai stati lasciati soli». A livello nazionale, Maurizio Lupi, presidente di «Noi per l’Italia», ha presentato al ministero della Salute un’interrogazione per tutelare ospiti e personale delle residenze per anziani, ormai tragedia nella tragedia.
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