RAFFORZATA L'ASSISTENZA DOMICILIARE

La Bergamasca sta pagando un tributo sempre più alto al Covid-19 tra nuovi contagi e vite spezzate. Una crescita talmente sostenuta che stride con i dati regionali. Una lotta continua e ancora lunga contro un nemico invisibile. Una lotta che richiede una maggiore assistenza sul territorio. Per queste ragioni sono stati attivati a Bergamo e al via da lunedi a Brescia i progetti strategici messi in atto dalle due Ats di riferimento per l’assistenza e la sorveglianza sul territorio dei pazienti Covid. L’azione prevede l’incremento delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), da destinare anche alle zone più colpite dall’emergenza: Alzano, Nembro e Albino, per la provincia di Bergamo, e Orzinuovi e Montichiari, per la provincia di Brescia. Previsto anche l’ampliamento dei posti letto in strutture ricettive per l’isolamento dei pazienti”. A Bergamo, da oggi grazie al potenziamento si amplia l’orario delle visite che andrà dalle 8 alle 20, consentendo di effettuare 90 visite domiciliari al giorno, vengono inoltre messi a disposizione ulteriori posti letto, per l’isolamento dei pazienti, (28 che si aggiungono ai 92 attualmente occupati), al Winter Hotel Grassobbio, 120 al Cristall Palace di Bergamo, 100all’Hotel ‘La Muratella’ , e altre operazioni aggiuntive. Per il territorio di Brescia, l’ATS Brescia ha disposto l’attivazione, a partire da lunedì 30 marzo, di 3 Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) con sede a Brescia, Orzinuovi e Montichiari e saranno operative per una serie di Comuni afferenti a queste realtà territoriali. Il servizio sarà attivo nei giorni feriali dalle 8 alle 19 e prevede la presenza di 2 medici per ciascuna delle sedi di Montichiari e Orzinuovi e 3 per quella di Brescia. I Medici di Base dovranno segnalare alle USCA i riferimenti dei loro assistiti che necessitano di uno specifico intervento al domicilio. Si tratta perlopiù di persone con sintomatologia anche lieve riferibile a Covid-19. Le Unità speciali svolgono i rilievi necessari come la misurazione della temperatura e dell’ossigenazione. I cittadini la cui condizione richiede un adeguato isolamento non praticabile al domicilio potranno essere accolti nella “Residenza di Sorveglianza” Paolo VI che dispone di 88 posti complessivi. Le persone con sintomatologia più seria verranno invece indirizzate nelle strutture ospedaliere. I medici delle USCA saranno dotati dei Dispositivi di Protezione Individuali necessari.

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