UN LAVORO COSTANTE E CONTINUO

Migliaia di ore di lavoro, un presidio costante della Valle Camonica e centinaia di uomini operativi sul territorio h24 che non solo hanno controllato che le regole del lockdown venissero rispettate, ma hanno dato consigli, hanno ascoltato i cittadini ed i loro bisogni, hanno portato materiale in ospedale ed alle associazioni. La mole di lavoro dei carabinieri della compagnia di Breno nella fase 1 dell'emergenza covid19 non è quantificabile. Un lavoro fatto non solo con le auto, le palette, le armi in dotazione, i giubbotti antiproiettile, è stato un lavoro che li ha portati pù del solito a metterci un pizzico di cuore, ad usare non il pugno duro, ma il buon senso, a far rispettare le regole difficili – che la maggior parte dei cittadini ha accettato di buon grado – come farebbe un buon padre di famiglia, consci che il momento è stato ed è difficile per tutti e che spesso hanno avuto a che fare con persone disorientate e non con un manipolo di delinquenti – con quelli hanno fatto ovviamente valere la legge e non hanno fatto "sconti" -. Si sono mossi in forze sin dalla fine di febbraio quando è scattata l'emergenza, ogni giorno, con oltre 30 pattuglie sempre presenti a controllare il territorio, giorno e notte, trascurando famiglie ed affetti, saltando riposi e ferie. Non pretendono neppure un grazie – come del resto non lo prentendono i sanitari e tutti coloro che in questa fase difficile della vita del nostro Paese svolgono un lavoro che è di servizio per la cittadinanza, vigili del fuoco, polizie locali e di stato, polstrada, medici ed infermieri, personale delle pulizie e delle case di riposo e tanti altri ancora – se li chiami eroi giustamente si scherniscono. Hanno scelto un lavoro e cercano – come la maggior parte di noi – di svolgerlo al meglio. Anche oggi – sempre sotto l'attenta regia del comandante della compagnia il capitano Filibero Rosano che è sempre stato presente fra i suoi uomini incoraggiandoli e sostenendoli anche allo stremo delle forze – tutto il territorio della Valle Camonica è stato passato al setaccio con posti di controllo rinforzati che sono partiti questa domenica mattina da Darfo e poi hanno raggiungo Piancamuno, Cividate, Breno, Malonno e Temù. Sono state migliaia le persone controllate in questi due mesi di lockdown, sono state fatte anche denunce e sanzioni, ma la maggior parte dei cittadini ha rispettato le regole, si è dimostrata conscia del momento e del pericolo. Ora scatta la cosiddetta fase due, esattamente da questo lunedì 4 maggio. Cosa cambia: per i carabinieri di fatto niente, continueranno a lavorare come prima, come durante la fase 1 verificando di volta in volta le situazioni dove è necessario intervenire e mettendo magari più attenzione sui mezzi pubblici per essere certi che vengano seguite le regole di distanziamento per evitare nuovi contagi. Se fino ad oggi però sono state le forze dell'ordine ad usare il buon senso e l'attenzione verso gli altri, dal 4 maggio tocca anche ai cittadini che possono muoversi con più libertà ma che devono essere cauti e rispettosi delle regole. Il virus purtroppo non è stato fermato ad un posto di controllo e circola ancora liberamente.

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