IL CORO IDICA PIANGE GIANNI

Gianni Gelmo, questo era il soprannome dell'amico di tutti. All'anagrafe Gianni Percassi 63 anni di Clusone, aveva il sorriso stampato in volto, un sorriso cancellato dal quel maledetto virus che ha segnato drammaticamente la Valle Seriana. Ricoverato lo scorso 21 marzo all'ospedale a Piario, era stato poi trasferito a Seriate, Gazzaniga e infine al Sacco di Milano. Negli ultimi giorni le sue condizioni sembravano essere migliorate, fin quando purtroppo è subentrato il decesso. Gianni che lavorava in una società bergamasca di ancoraggio, funi e sollevamento, era il factotum del Coro Idica. Con lui era facile andare d’accordo. In passato aveva avuto un brutto incidente, a seguito del quale era stato sottoposto a numerosi interventi. Per questo diceva di amare così tanto la vita, perché per lungo tempo era rimasta appesa a un filo. Il dolore per la sua morte si aggiunge alla recente scomparsa all'età di 83 anni, di Cesare Ferrari, storico fondatore nel 1957 del Coro Idica ed ex presidente, creatore di Orobie, editore appassionato, pioniere e grande imprenditore bergamasco, vittima anch'egli, soltanto pochi giorni fa, del virus. Al lutto per il vuoto incolmabile lasciato da “Cesarino”, così confidenzialmente chiamato Ferrari, si aggiunge la scomparsa di Gianni, che lascia nel dolore i fratelli Gino e Lena, i nipoti e tanti amici che difficilmente dimenticheranno il suo sorriso e la sua voglia di vivere.

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