LE RACCOMANDAZIONI DEL CAI
Aria pulita, ampi spazi e possibilità di praticare svariate attività outdoor. La montagna nel post lockdown è divenuta una delle mete più gettonate per coloro che, dopo mesi di quarantena forzata, scelgono di trascorrere intere giornate all’aperto o desiderano concedersi una camminata nel verde. Istanti che devono essere vissuti tuttavia con la massima cognizione e che, proprio per il carattere selvaggio intrinseco al territorio montano, a seguito dell’allentamento delle misure di contenimento del covid, hanno spinto il CAI, il Club Alpino Italiano, a diffondere una serie di raccomandazioni da seguire al fine di prevenire la diffusione del contagio e vivere gli itinerari naturalistici in tutta sicurezza. Nel momento in cui si riprende gradualmente la frequentazione della montagna sono infatti necessari un’accentuata cautela e l'adozione di comportamenti responsabili, che innanzitutto significano rispetto del distanziamento fisico. Per prima cosa il rispetto puntuale delle disposizioni adottate a livello nazionale e territoriale, con particolare riferimento alle limitazioni imposte e all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, a tutela della propria salute e di quella altrui. Non meno importante una valutazione sommaria delle proprie capacità e condizioni fisiche al fine di optare per itinerari adeguati alla propria preparazione, preferibilmente al di sotto del livello abituale. Permane invece, come da prassi, la raccomandazione di informarsi sulle caratteristiche del percorso scelto, sulle previsioni meteorologiche e sulla presenza di strutture di accoglienza aperte ed eventuali ripari. Fortemente suggerita è inoltre l’occasione di andare scoperta delle valli e dei borghi più vicini, così da scoprire bellezze inaspettate, evitando gli assembramenti. Sconsigliate al momento restano le attività più impegnative e che richiedono l’uso di attrezzature alpinistiche in comune e distanze ravvicinate con altri: la pazienza di oggi, parola del CAI, renderà ancora più gratificanti queste attività nel prossimo futuro. Altro consiglio: percorrere con lentezza e prudenza l’itinerario scelto, seguire i sentieri segnalati e, nel momento in cui si incontrano altre persone, mantenere la distanza e usare la mascherina. Assolutamente fondamentale è invece ricordare che in caso di incidenti l’eventuale soccorso, già impegnativo in virtù di luoghi tutt’altro che accessibili, è reso ulteriormente critico dalla necessità di proteggere chi viene soccorso e quanti soccorrono dal pericolo di contagio da coronavirus, e proprio per questo si richiede una costante attenzione nello svolgimento delle attività. “Last but not least”, tener bene a mente che i luoghi montani sono sì occasione di svago e benessere, ma rappresentano anche la “casa” delle popolazioni che vi abitano e, dunque, un comportamento scorretto può influire sulle loro condizioni di vita e di salute. Un ventaglio di buoni consigli per vivere la montagna, in sicurezza, a 360 gradi.
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