ANCORA UNA CLASSE IN QUARANTENA
C'è un'altra classe in quarantena in Valle Camonica ed è una classe terza, la terza A dell'Istituto Comprensivo Darfo I, della scuola secondaria di secondo grado. Un alunno infatti si è sottoposto a tampone ed è risultato positivo e l'Ats ha immediatamente chiamato la scuola per comunicare l'obbligo di quarantena per tutta la classe, per precauzione. Tra una quindicina di giorni i 22 alunni che quindi sono stati fatti tornare a casa, si sottoporranno al tampone. Nel frattempo continueranno a fare lezione ma a distanza con gli insegnanti che invece si recheranno regolarmente a scuola per svolgere la didattica on line. Si tratta del quarto caso a Darfo Boario Terme dopo la classe terza della scuola primaria di Erbanno all'istituto comprensivo Darfo II, che conta 22 bambini in isolamento, dopo il caso della maestra di una scuola materna privata trovata positive e dopo il caso dei venti studenti della scuola media sempre all'Istituto Darfo II rimasti a casa 14 giorni ma poi tutti rientrati perché per tutti il tampone è risultato positivo, segno che a scuola le misure di prevenzione, mascherina e distanziamento, hanno funzionato e che l'attenzione nelle scuole deve rimanere alta. Le classi in quarantena nelle nostre province sono molte, la scorsa settimana una anche al Celeri di Lovere e solo in provincia di Brescia si stima siano oltre mille gli studenti a casa in isolamento. In quasi tutti i casi quindi i contagi non si sono verificati a scuola, ma in famiglia. Inevitabile che la curva dei contagi, che sale un po' ovunque, salga anche nelle nostre valli dove però la situazione negli ospedali resta invariata, senza ricoveri e tanto meno decessi a causa del Covid. Il Civile di Brescia conta 6 persone in terapia intensiva col Covid, 2 il Papa Giovanni di Bergamo e l'età media è di 62 anni. Se la Lombardia però al momento continua a sperare in una manifestazione lieve ed asintomatica del virus, non è così in altre parti d'Italia e d'Europa dove aumentano anche i ricoveri. Per questo il Governo ha varato nuove misure di contenimento del contagio, vietanto le feste private al chiuso e all'aperto, raccomandando in non invitare a casa più di sei famigliari o amici con cui non si covive già, obbligando ristoranti e bar a chiudere alle 24 con divieto di consumare in piedi dalle 21, vietando le gite scolastiche, il calcetto e altri sport di contatto, disponendo la chiusura ancora di sale da ballo e discoteche, limitando il numero di invitati a matrimoni a 30 persone, così come gli ingressi ai cinema, ai teatri e agli stadi. Il nuovo decreto però, secondo il governatore lombardo Attilio Fonana, non tiene conto delle osservazioni delle Regioni, in particolare non affronta temi fondamentali come la didattica a distanza per le classi superiori e l'affollamento dei mezzi pubblici. Eppure, secondo Fonata, l'inizio delle scuole e la mobilità pubblica si sono rivelati due degli aspetti che più hanno influenzato l'aumento della curva epidemiologica".
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