LOMBARDIA TRA DPCM E ORDINANZE
È stato firmato nel tardo pomeriggio di questo martedì 2 marzo il primo DPCM del nuovo Governo Draghi: sarà valido dal 6 marzo al 6 aprile e sarà dunque in vigore anche nelle festività di Pasqua e Pasquetta. A giudicare dalle restrizioni messe in atto prosegue la linea della prudenza. Confermata la divisione in fasce per colore: rossa, arancione, gialla e bianca. Tra le principali novità la riapertura dei cinema e dei teatri, con posti a sedere preassegnati, a partire dal 27 marzo. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. In zona gialla c’è l’ok per i musei - su prenotazione - anche nel fine settimana. Sempre dal 27 marzo e sempre in zona gialla, concessi anche gli spettacoli in sale teatrali, da concerto, cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Come nel vecchio DPCM non saranno in ogni caso consentite feste private e – solo in zona gialla e arancione e all’interno della propria regione – sarà permessa la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni. Confermato fino al 27 marzo anche lo stop agli spostamenti tra regioni - salvo casi di comprovata necessità e il coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo rientro alla propria residenza o spostamenti comprovati da esigenze lavorative, di salute o necessità. Per quanto riguarda invece le seconde case, c’è l’ok alla possibilità di recarvisi anche fuori dalla propria regione purché ci si trovi in zona gialla o arancione: permesso consentito soltanto al nucleo familiare e nell’eventualità di casa disabitata, vietato dunque recarsi nella seconda casa con amici e parenti. A differenza del precedente Dpcm, il nuovo decreto prevede la sospensione, esclusivamente in zona rossa, dei servizi dei saloni di barbieri e parrucchieri. Per quanto riguarda lo shopping, confermate le regole che prevedono i negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali. Confermata anche la chiusura nei weekend dei centri commerciali. Nessuna riapertura prevista per palestre e piscine. Allo stesso modo prosegue lo stop per gli sport da contatto e di squadra. Ok per l'attività motoria individuale all'aperto. Nessuna nuova concessione neppure per ristoranti e bar che rimarranno chiusi in orario serale. L’apertura sarà consentita, soltanto in zona gialla, fino alle 18. Solo asporto e domicilio, invece, nelle zone arancio e rosse. Per quanto riguarda la scuola, nelle zone rosse tutti gli istituti saranno chiusi. Gli esperti hanno deciso che anche nelle zone arancioni o gialle gli studenti dovranno essere in Dad nelle province e nei comuni ad alta incidenza di contagi o dove sono state adottate misure più stringenti come le zone arancioni rafforzate. In tutte le altre situazioni, la scuola resta in presenza. Oltre alle aree rosse, arancioni e gialle, viene confermata la zona bianca in cui rientrano le regioni che per tre settimane consecutive registrano indicatori positivi, maggiore capacità delle terapie intensive e non più di 50 casi Covid ogni 100mila abitanti. Intanto il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato tre nuove ordinanze che entreranno in vigore da oggi e perdureranno per una settimana. Oltre l’intera provincia di Brescia e gli otto comuni bergamaschi - dove è stata confermata l’applicazione delle restrizioni - entrano in fascia arancione rafforzato anche 18 Comuni della provincia di Mantova, 12 del pavese, dieci del milanese, nove in provincia di Cremona e l’intera provincia di Como. Tutte le scuole all’interno di quest’area saranno chiuse, eccezion fatta per gli asili nido.
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