LACRIME SILENZIOSE PER CLAUDIA E GIULIA
Qualcuno non ce l'ha fatta ad entrare ed è rimasto fuori condividendo insieme con gli amici il suo dolore, qualcuno si è messo in disparte occupando anche gli angoli più remoti dei due cimiteri per restare solo con il suo dolore e qualcuno si è stretto, distanze di sicurezza permettendo, attorno alle famiglie. Per Esine, paese della 19enne Claudia Marioli e per Cividate Camuno, paese della 20enne Giulia Vangelisti, questo lunedì è stata una nuova giornata di dolore. Negli occhi di tutti il sorriso delle due giovani e tante lacrime silenziose nascoste dalle mascherine. Un silenzio interrotto solo dalla preghiera e delle parole di Don Giuseppe Stefini, parroco di Cividate e di Don Guido Menolfi, sacerdote dell'Unità pastorale della Valgrigna. A loro il difficile compito di calmare gli animi arrabbiati e di ricucire i cuori spezzati di tutti coloro che, davanti alla prematura scomparsa di due giovani vite, vedono la loro fede vacillare. A Cividate davanti al feretro di Giulia, Don Giuseppe Stefini, citando l'omelia di Papa Francesco sulla pandemia e il Vangelo della Tempesta Sedata, ha fatto appello alla fede e alla fiducia di tutti, sentimenti alla base dell'amicizia che univa anche Claudia e Giulia, e ha chiesto a tutti gli amici delle due ragazze di remare uniti nella sofferenza e di restare vicini, in questi giorni come in futuro, creando sulla condivisione e sulla consapevolezza della fragilità dell'essere umano, un nuovo modo di vivere. Di fronte agli famigliari e agli amici di Claudia invece Don Guido Menolfi ha citato il dramma shakespeariano di Romeo e Giulietta. “Guardate che maledizione è scesa sul vostro odio” - dice il principe di Verona di fronte ai corpi dei due innamorati - “Io per aver chiuso un occhio, ho perso due parenti, siamo stati tutti puniti”. Parole forti con l'obiettivo di scuotere i giovani perché da tanto dolore e da tanta sofferenza, traggano maggiore consapevolezza su quanto sia preziosa e appesa ad un filo la vita e di scuotere la chiesa e la società, affinché si impegnino ad unire le forze e a rimettere al centro i giovani.
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