CHIAZZE BIANCASTRE NEL FIUME A CIVIDATE
La prima ondata alle 16.00, la secondo poco dopo le 19.30: un mare di schiuma biancastra galleggiante sulla superficie del fiume Oglio, ben visibile al punto di osservazione del ponte di Cividate Camuno, ha invaso tutto l'alveo. Il fenomeno è durato molto poco: dunque, vista la velocità della corrente, si tratta di un fatto importante, consistente e certamente molto grave. Scattato l'allarme da parte dei pescatori tramite il loro tam-tam, subito qualcuno si è recato nella zona industriale a nord di Cividate e a nord i Breno per verificare se da qualche parte ci fosse stato sversamento di prodotti nel fiume, ma non pare sia stata trovata alcuna traccia. Del fatto sono stati informati i Sindaci di Cividate Camuno, Malegno e Breno che, ognuno per il proprio territorio, hanno monitorato il fenomeno e visionato la zona. Sono quindi stati allertati i Carabinieri Forestali, la Polizia locale, il nucleo ambientale della Polizia provinciale e i tecnici dell'Arpa. I pescatori della zona hanno cercato a loro volta di capire da dove provenisse la chiazza schiumosa, ma senza riscontri oggettivi; peraltro, gli stessi pescatori non sono riusciti a raccogliere campioni del liquido in quanto non erano provvisti di contenitori idonei. Il fenomeno è stato piuttosto veloce e già a Esine lungo l'asta del fiume Oglio, la chiazza era molto diluita e poco visibile. Questa mattina i tecnici dell'Arpa e gli inquirenti hanno svolto ulteriori verifiche in tutta la zona da cui potrebbe essere stato scaricato nel fiume un prodotto che ha creato il fenomeno della schiuma galleggiante. I commenti raccolti tra la gente, affacciata dal ponte a verificare quanto stava accadendo, è che il fenomeno analogo a quello avvenuto si sta ripetendo con una certa periodicità al punto che pare che alcuni pescatori abbiano deciso di non pescare più in quel tratto di fiume.
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