IL MALTEMPO LASCIA IL SEGNO
I violenti temporali di questi giorni, hanno lasciato il segno sul territorio, causando frane, smottamenti ed ingrossando pericolosamente alcuni fiumi e torrenti, e la grandinata record di mercoledì sera, quando sono caduti in molti paesi della Valle Camonica chicchi grandi come palline da pin pong, ha causato moltissimi danni ai privati e anche ai Comuni. I chicchi con diametro superiore ai 5 centimetri di diametro hanno danneggiato infatti pesantemente decine e decine di automobili, moltissimi tetti, centinaia di pannelli fotovoltaici e solari. I conti dei danni non li stanno facendo solo i privati cittadini, ma anche gli enti pubblici. Ad esempio il Comune di Malegno sta calcolando gli enormi danni economici causati dalla grandine al parco fotovoltaico installato nel 2011 in località Creone che annualmente, grazie all’energia fornita all’Enel, garantisce al Comune circa 150 mila euro che messi a bilancio, permettono all’amministrazione comunale di contenere le tasse comunali. L’impianto è seriamente compromesso, proprio in estate, nel periodo più redditizio e non solo quello, anche i pannelli solari posti sui tetti degli edifici pubblici sono danneggiati. I sindaci dei Comuni di Malegno, Ossimo e Borno hanno quindi lanciato in queste ore un appello al Governo, alla Regione, alla Provincia e alla Comunità Montana, per chiedere un sostegno e un’attenzione ad un problema che si acuisce di pari passo ai cambiamenti climatici. Inoltre una frana ha interessato la strada comunale di Bagnolo-Pile-Pratlong. Dopo sopralluogo con i tecnici di Comunità Montana per capire la situazione e definire modalità per metterla in sicurezza, la strada, di natura agro silvo pastorale, resta chiusa. Un’altra frana si è staccata dal versante idrografico sinistro ella Valle dell’Oglio questo venerdì pomeriggio a Darfo Boario Terme, sulla strada che collega Montecchio di Darfo alla Sacca di Esine, in località Fontanelli, in una zona dove già in passato si sono verificati movimenti di materiale franoso, terra e massi e dove la comunità montana aveva realizzato un vallo di contenimento alto circa 20 metri a protezione della strada. La frana si è staccata da un’altezza di almeno 800 metri sul versante ed è caduta sulla strada e i grossi massi hanno scavalcato la strada, distrutto le recinzione degli animali e colpito il muro di un’abitazione privata in cui abitano due coniugi anziani. Per fortuna nessun automobilista è rimasto coinvolto. Sono in corso le verifiche del Comune con il geologo, i vigili del fuoco di Breno intervenuti sul posto con protezione civile anche con l’elicottero, 118, la polizia locale e i carabinieri e il primo cittadino, per stabilire il da farsi. Nel frattempo la zona è stata messa in sicurezza e la strada è stata chiusa.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!