188 RINTOCCHI PER LE VITTIME DI NEMBRO

Sguardo basso, occhi lucidi, tra il migliaio di presenti nella serata di martedi al Centro Sportivo Saletti di Nembro, uno dei luoghi più duramente colpiti dalla pandemia, dove è stata celebrata la Messa, rito religioso, ma anche civile, per ricordare tutte le persone che nelle settimane buie non si sono potute accompagnare e salutare degnamente nel loro ultimo viaggio. 188 nomi, accompagnati da altrettanti 188 rintocchi di campana. Tanti i parenti, gli amici e le autorità presenti. Un saluto è stato portato dal presidente della Provoincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli, che ha ricordato la vicinanza al territorio così duramente colpito, espressa dalla Provincia con la scelta di porre le bandiere a mezz’asta e di fare un minuto di silenzio lo scorso 31 marzo. Il sindaco Claudio Cancelli, che non è riuscito a nascondere la commozione. La sua voce si è più volte incrinata quando ha ripercorso le settimane in cui la sua comunità è stata travolta dalla tempesta e quel tragico 15 marzo in cui non riuscì nemmeno a registrare il messaggio quotidiano per i suoi cittadini. Sempre nella sera di ieri, a tre mesi dalla morte di don Giuseppe Berardelli, Casnigo si è riunita per pregare in suffragio del suo arciprete con una Messa presieduta nel cimitero del paese dal vescovo Francesco Beschi. Alla celebrazione erano presenti i sacerdoti della zona, gli amici confratelli, le autorità civili e poi le associazioni e la sua gente, quella a cui aveva voluto un grande bene.

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