UNA COMMEMORAZIONE PER LE VITTIME COVID
Lunedì, al Cimitero Monumentale di Bergamo, quattro anni dopo i drammatici fatti pandemici a rendere omaggio alle vittime del Covid, ci saranno il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli. Bergamo non dimentica, quanto di tristemente noto. La Giornata in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus è nazionale, ma affonda le radici in questa terra colpita dal Covid più delle altre. Il 18 marzo, infatti, coincide con la data del 2020 quando le file di camion militari, per la prima volta, fecero la spola carichi di bare da viale Pirovano ai forni crematori di tutta Italia. Da allora qui, il 18 marzo di ogni anno, sono passate le più alte cariche dello Stato per rendere onore al dolore e alla forza delle genti bergamasche. Quest’anno la Giornata ufficiale non si terrà al Bosco della Memoria, nel parco della Trucca bensì al Monumentale, dove la chiesa di Ognissanti accolse 600 bare e dove al «Campo Covid» riposano le vittime della pandemia. Numeri impressionanti quelli tra marzo e maggio 2020. Quando i servizi cimiteriali dovettero gestire 3800 salme. La commemorazione, con inizio alle 11 con ingresso a invito prevede, dopo la deposizione di fiori alla lapide con la poesia di Ernesto Olivero, sul sagrato della chiesa di Ognissanti, ci si sposterà al palco del Famedio per gli interventi istituzionali. L’apertura è affidata all’esibizione del coro del conservatorio «Donizetti» del Politecnico delle arti e alla lettura di alcuni brani tratti dal libro «Carovane. La tempesta del Covid e il futuro di una comunità», scritto dall’ex sindaco di Nembro Claudio Cancelli e dall’ex direttore dell’oratorio don Matteo Cella, per raccontare l’«esperienza» del Comune seriano, il più colpito dal Covid in Italia. La Giornata del 18 marzo sarà preceduta sabato – dalle 16,30, sempre al cimitero – dalla preghiera interreligiosa e interconfessionale, alla presenza dei rappresentanti delle comunità religiose della città, organizzata da Palafrizzoni e dall’Ufficio diocesano per il Dialogo interreligioso.
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