CONDANNATI PROFESSIONISTI DEL FURTO
Veri “professionisti”, così sono stati definiti dai carabinieri del comando di Bergamo, i quattro ladri arrestati lo scorso ottobre e condannati, ad una decina di anni di carcere. Si tratta di 2 ventiseienni, residenti a San Paolo d’Argon e Cenate Sotto, mentre “leader” della banda, composta da altri due giovani di 28 anni e 24 anni, tutti con precedenti, scovati dai militari in un campo nomadi di Trescore Balneario. Per loro l’accusa è di aver commesso almeno 10 furti, di cui 5 in abitazioni e 5 su autovetture tra Bergamo, Bolgare, Brusaporto, Cavernago, Costa di Mezzate, Fontanella, Nembro e Zandobbio. Ingegnoso il piano attuato dai malviventi, testimoniato da una delle vittime residente a Nembro. Il 58enne dopo una serata trascorsa al ristorante, fatto ritorno a casa si era trovato i locali a soqquadro. Mentre era a cena, i ladri gli avevano preso la carta di circolazione (con l’indirizzo) e le chiavi dell’abitazione, prontamente riportate in auto dopo il colpo. La banda, che si spostava su automobili di grossa cilindrata con targhe clonate e camuffate, coprendo la carrozzeria con una pellicola di diverso colore, setacciava i parcheggi nelle vicinanze dei ristoranti e, una volta individuato il giusto bersaglio, uno dei componenti del gruppo, in contatto radio con gli altri e dopo aver accertato che il proprietario fosse all’interno del locale, dava il via libera ai complici che forzavano la serratura, impossessandosi del contenuto, prima di sparire senza lasciare traccia. La vicenda insegna quanto sia importante non lasciare mai le chiavi di casa in auto, neanche per comodità.
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