IL GRAZIE DEL COMANDANTE PROVINCIALE AI CC DI BRENO

I protagonisti dell'inseguimento da Piancamuno a Cividate di un'Audi A3 che dopo un'inversione non si è fermata all'alt dei militari sono Alessio Battistelli e Luca Rapuano. Nella notte del 19 luglio scorso, con grande determinazione e sangue freddo hanno portato a termine un intervento magistrale. Ed è per questo che oggi il comandante provinciale dei carabinieri di Brescia ha ricevuto i due militari in forza all'aliquota radiomobile della compagnia di Breno comandata dal maresciallo Devis Kaswalder – per ringraziarli e compiacersi con loro di come hanno condotto l'intervento, in sicurezza, ma anche con grande determinazione. La notte del 19 luglio scorso Battistelli e Rapuano sono in servizio di pattuglia. Sono circa le due due notte quando notano, nei pressi dei distributori di Piancamuno, teatro negli anni scorsi di un tragico incidente mortale per una manovra vietata, un'Audi A3 che sta facendo un'inversione per tornare vero la Valle Camonica. I carabinieri seguono l'auto e segnalano al conducente di fermarsi. Il giovane alla guida rallenta, ma poi improvvisamente pigia sull'acceleratore, sgomma e parte a folle velocità verso Darfo, spegne i fari e si lancia in pericolosi sorpassi. Il traffico, nonostante l'ora tarda è piuttosto intenso, la sua guida mette in serio pericolo l'amico che siede al suo fianco, ma anche gli altri utenti della strada. Così fino a Cividate Camuno quando vira a destra ed esce dalla statale sempre tallonato dalla pattuglia della Radiomobile. IN via IV novembre l'Audi esce di strada, sfonda la recinzione di una casa, la gazzella della radiomobile a quel punto riesce a raggiungerla e a sorpassarla, intima di nuovo l'alt, ma il giovane un'altra volta pigia sull'acceleratore e nonostante i danni riprende la fuga rischiando di investire il militare fuori dall'auto che a questo punto estrae la pistola e spara un paio di colpi alle gomme dell'Audi che termina la sua folle corsa in via Broli dove i carabinieri bloccano ed arrestano il conducente, un 30enne di Sonico, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. I due giovani carabinieri, senza perdersi d'animo e con molta tenacia e decisione sono riusciti a star dietro alla potente auto e a fermare il suo conducente che, ammesse le sue responsabilità, ha comunque tenuto una condotta che avrebbe potuto arrecare pericolo per sè, per l'amico che era con lui, per gli altri utenti della strada e per i due carabinieri. Ad accompagnarli dal comandante provinciale il maresciallo Kaswalder.

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