SPORT, OK AL PUBBLICO, MA REGOLE SEVERE
A decorrere da questo sabato 19 settembre in Lombardia è consentita la presenza del pubblico durante gli eventi e le competizioni sportive, compresi quelli riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, e organizzati da organismi sportivi internazionali, di ogni disciplina, all’interno di impianti sia all’aperto che al chiuso, limitatamente a quei settori nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da assegnare ai singoli spettatori per l’intera durata dell’evento e nel rispetto delle misure di prevenzione. È quanto previsto dall’Ordinanza firmata nelle scorse ore dal presidente della Regione Lombardia e in vigore fino al 15 ottobre. Il pubblico quindi può entrare negli stadi, nei palazzetti dello sport e nelle palestre, ma l'ordinanza specifica che ciò può avvenire solo in quegli impianti sportivi che possono assicurare la prenotazione (preferibilmente on line per evitare code alle biglietterie dove è necessario vigilare sul distanziamento) ed è obbligatoria l'assegnazione di posti a sedere in modo da assegnare posti distanziati e da avere l'elenco dei nomi degli spettatori. La capienza è ridotta: in misura non superiore a 1.000 spettatori negli impianti all’aperto e 700 spettatori negli impianti al chiuso. Inoltre dovrà essere rilevata la temperatura corporea sia per il personale che per il pubblico, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5; il personale preposto dovrà vigilare sull’uso della mascherina, obbligatorio all’aperto e al chiuso, e dovrà garantire il distanziamento. “Per evitare assembramenti - specifica ancora il testo - non è consentita l’attività dei bar, dei punti di ristoro e dei distributori automatici di alimenti e bevande. L’eventuale distribuzione di bevande e snack potrà avvenire mediante addetti che circolano nelle tribune, senza che il pubblico debba lasciare il posto assegnato”. "Una misura – ha commentato il governatore lombardo - che ci permette di tener basso il rischio contagio, ma allo stesso tempo tornare poco alla volta alla normalità.
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