A BERGAMO UN CENTINAIO DI AUTO FANTASMA
Difficile stabilire con esattezza quante siano in bergamasca le auto fantasma, vale a dire vetture intestate a società o soggetti prestanome, che ricevono un compenso di una cinquantina di euro per ogni mezzo. Persone spesso con un passato difficile, alcune con precedenti penali. Oppure in situazioni economiche precarie e per questo con necessità di denaro facile. C’è chi ne ha intestate anche un centinaio, che poi può “prestare” a chi delinque. La Polizia Stradale, guidata dalla comandante Mirella Pontiggia, ne scova circa cinque all’anno, ma quelle che circolano lungo le nostre strade sono molte di più. Circa un centinaio, stimano gli agenti di via Galgario. L’ultima operazione risale ai mesi scorsi, con la scoperta di una società che aveva intestato una quarantina di veicoli, scovati grazie a una lunga serie di sanzioni non saldate per un totale di quasi 20mila euro. E alla domanda degli agenti su dove fossero i mezzi, il titolare, un 56enne di Bergamo, ha risposto che li aveva prestati. L’uomo è stato sanzionato per i 20mila non versati e le auto saranno cancellate dal Pra, il pubblico registro automobilistico, in modo da renderle inutilizzabili. Per agevolare il compito delle forze dell’ordine nel 2010 è stata introdotta una legge, che in realtà è una modifica dell’articolo 94 del Codice della strada. Non è ancora consentito però l’uso di videocamere, simili agli autovelox, per poter individuare le targhe e ricercarle nel database della Motorizzazione civile e dell’A.N.I.A (associazione nazionale delle imprese assicuratrici).
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