IL DECRETO CHE FA DISCUTERE I SINDACI
Saranno i sindaci a decidere la chiusura temporanea di piazze e vie dopo le 21 di fronte ad eventuali rischi di assembramenti: è la notizia più eclatante contenuta nel nuovo DPCM: misura che sta destando in queste ore molti malumori e perplessità dei sindaci, iniziando da Giorgio Gori di Bergamo ed Emilio Del Bono di Brescia, senza personale di polizia per poter mettere in atto un eventuale coprifuoco. Il secondo passaggio molto atteso riguardava la Scuola per la quale il decreto prevede la didattica a distanza solo in situazioni critiche con possibili turni pomeridiani per le classi. Riconfermata, dunque, la “didattica in presenza”. Cambia anche il calendario sugli orari delle scuole: ulteriori scaglionamenti, anche con eventuali turni pomeridiani e l'ingresso non prima delle 9, puntano a limitare il rischio caos nelle ore di punta. Non ci sarà una riduzione della quota di riempimento dei mezzi, ma l'adozione di misure un maggior controllo sulle banchine delle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa, oltre ai 1.600 bus turistici in circolazione disponibili a potenziare il sistema. Il nuovo pacchetto di misure coinvolge soprattutto bar e ristoranti che chiuderanno a mezzanotte, ma su di loro potrebbero gravare provvedimenti che puntano a limitare in modo mirato i luoghi che espongono a maggiore rischio di assembramento: in quei casi la chiusura anticipata alle 21 potrebbe quindi essere applicata dagli stessi sindaci per intere strade. Palestre aperte, come volevano i governatori, ma con riserva, perché hanno una settimana di tempo per adeguarsi in maniera rigorosa ai protocolli. Sul fronte dell'alleggerimento del trasporto locale, l'unica soluzione che accontenta tutti - Esecutivo e Regioni - è quella di portare la quota di persone in smartworking dal 50 al 75%. Gli sport di contatto a livello amatoriale, come calcetto e basket, restano vietati con uno stop anche per le relative associazioni e scuole per bambini e ragazzi. Il calcio dilettantistico resta attivo fino alla prima categoria. Saranno sospese sagre e fiere, ma consentite la manifestazioni di carattere nazionale e internazionale. Le disposizioni emanate nella tarda serata di domenica 18 ottobre, in vigore da questo lunedì 19. Fanno eccezione le norme che rafforzano la didattica a distanza e gli orari scaglionati alle superiori, consentendo i doppi turni e stabilendo l'ingresso a scuola per i liceali non prima delle 9: questa disposizione varrà da mercoledì 21 ottobre. Per quanto riguarda la Regione Lombardia, il Presidente Fontana si è detto “modicamente soddisfatto” delle decisioni assunte che, in buona parte, ricalcano quanto già a suo tempo stabilito e auspicato dalla sua Giunta.
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