SP58 PERICOLOSA, LA PROVINCIA INTERVENGA

Le strade collegano gli abitati e le aziende e quando vengono chiuse a causa dei dissesti idrogeologici interrompono ponti tra comunità e rapporti di lavoro e quando vengono trascurate dalle istituzioni e sono soggette a rischio idrogeologico, rappresentano un pericolo per i cittadini. A denunciare la scarsa attenzione della Provincia di Bergamo alla strada provinciale 58 oggetto da anni di cedimenti e smottamenti, è Ottavio Duci, proprietario dell’azienda EffeDi Meccanotek di Vilmonore di Scalve in cui lavorano 50 dipendenti provenienti da tutti i paesi della Val di Scalve. L’ultimo episodio di dissesto lungo la strada provinciale 58, che collega le frazioni di Bueggio, Teveno, Nona e Pezzolo a Vilminore, si è verificato lunedì scorso quando un tratto di asfalto all’ingresso della frazione Bueggio è franato verso il fiume costringendo la Provincia, allertata dal sindaco Pietro Orrù che si è recato subito sul posto, a chiudere la strada a senso unico alternato. Una strada che, come denunciato dal primo cittadino settimana scorsa e come ribadiscono i cittadini, presenta moltissime criticità e solo per fortuna nessun automobilista stava transitando in quel tratto ceduto lunedì scorso come, per fortuna, nessun automobilista è rimasto coinvolto nella frana che nel 2018 ha interessato la strada in località Al de Crus. Una frana che allora isolò parzialmente le frazioni e venne riaperta dopo i lavori solo dopo molti mesi e dopo le proteste dei cittadini a Bergamo davanti al Palazzo di via Tasso per portare all’attenzione della Provincia le criticità della SP 58. L’incubo di restare di nuovo isolati spinge quindi di nuovo i cittadini a chiedere alla Provincia maggiore attenzione. Nella zona c'è un'area industriale con tre aziende che da sola conta tra i 70 e gli 80 dipendenti, ci sono numerosi artigiani, commercianti e allevatori. Tutti lottano per mantenere posti di lavoro e per contrastare lo spopolamento della Val di Scalve, ma è difficile farlo senza l’aiuto delle istituzioni.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori