QUALE FUTURO PER I LAVORATORI SPORTIVI

Proprio come la scuola, sono state le prime a chiudere, le ultime a ripartire. Stiamo parlando delle attività sportive, palestre, piscine, ASD, che dopo le recenti misure attuate per il contenimento del covid-19, si ritrovano nuovamente chiuse. Dopo una serie di investimenti e di protocolli per poter garantire sicurezza e operatività quasi l’intero settore si ritrova ora fermo. Delicatissima la situazione dei collaboratori sportivi che rappresentano l’85% dei lavoratori del mondo dello sport. Senza tutele, senza cassa integrazione o disoccupazione e per i quali, ad oggi, lo Stato non ha ancora in mente una tutela standard. Durante la scorsa ondata dalle casse del Governo, come per gli autonomi, arrivò un bonus da 600 euro e con i nuovi ristori dovrebbe arrivare un nuovo contributo da 800: il rischio è però quello di non ripartire. La speranza è che si possa riaprire al più presto possibilmente con una nuova formula che possa accontentare tutte le parti in gioco.  

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