PIU' SOSTEGNO A MEDICI DI BASE E RSA

Colmare i maggiori costi sanitari delle strutture di cura e riabilitazione socio sanitarie, sostenuti dai gestori a causa della riorganizzazione dell’assistenza imposta da indicazioni nazionali e regionali generate dalla pandemia. Garantire a tutti i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta la fornitura di dispositivi di protezione individuale e di dispositivi medicali (mascherine chirurgiche) fino al termine del periodo emergenziale. Potenziare la presenza di medici specializzandi, per tutte le attività necessarie a dare piena assistenza ai soggetti affetti da Sars-Cov-2. Queste le finalità della legge che stabilisce misure urgenti per la continuità delle prestazioni residenziali del servizio sociosanitario in emergenza, approvata questo giovedì 3 dicembre dall’Assemblea lombarda a larga maggioranza (60 voti favorevoli e 11 astenuti). Il documento, illustrato dal Presidente della Commissione consiliare Sanità, Emanuele Monti (Lega), mette a disposizione del comparto 250 milioni di euro, somma prevista da un emendamento dell’assessore regionale Giulio Gallera, derivante dai budget previsti nel bilancio 2020. Ai medici specializzandi che non possono accedere agli incarichi previsti dalla normativa statale emergenziale viene assicurata una premialità stimata in un massimo di euro 1,5 milioni. Previsti anche contratti di lavoro flessibili per operatori del sistema sanitario regionale. Viene, inoltre, istituito il Tavolo regionale sociosanitario per l’emergenza pandemica al quale partecipano specialisti ed erogatori di servizi sociosanitari residenziali, semiresidenziali e domiciliari per monitorare le misure di gestione e contenimento del Covid-19 nei relativi servizi. “In questo modo”- ha commentato il consigliere regionale camuno Francesco Ghirolgi – “viene riconosciuto il valore delle RSA e dell'opera sussidiaria che esercitano nei nostri territori”. La tradizionale, attesa e amata festa per la Patrona S. Barbara quest'anno sarà festeggiata dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Brescia in un'unica cerimonia, valida per tutti io distaccamenti del territorio provinciale. Per rispettare le regole in vigore sui distanziamenti aiutando i cittadini a fare altrettanto, il Comando centrale ha emanato una disposizione nella quale si indica chiaramente come si deve celebrare la festa della Patrona. Non ci saranno quindi le Scuole, le rappresentative gioiose delle associazioni di volontariato del territorio, le famiglie, gli amici, i soci sostenitori: l'emergenza e la severità del momento insegnano che si può e si deve fare solo quello strettamente necessario per onorare la patrona del corpo nazionale dei Vigili del fuoco italiani. Un momento molto atteso al quale tutti, scuole, famiglie, ragazzi e vigili, devono rinunciare è il rapporto con il territorio che si cementa anche in occasione della festa della Patrona. Anche i vigili del Fuoco, forse loro soprattutto e tra i primi, devono essere un esempio nell'uso dei Dispositivi di prevenzione individuale, ricordando alla popolazione la loro importanza. Quella del 2020 passerà alla storia coma la festa di S. Barbara con la mascherina. La cerimonia del Comando provinciale di Brescia prevede l'alzabandiera e la deposizione della corona al monumento nella Caserma del comando di Via Chiusure in città: a seguire la S. Messa in onore della Patrona nel Duomo cittadino, presieduta dal vescovo Mons. Pierantonio Tremolada.

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