FURTI SVENTATI E CONTROLLI PER IL COVID
Furto sventato nella notte tra venerdì e sabato ad Erbanno di Darfo grazie alla collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine. Un residente di via Polline ha sentito alcuni rumori sospetti provenire dal cantiere edile di uno stabile in costruzione e ha allertato il proprietario, il quale ha allertato le forze dell'ordine. I carabinieri del Radiomobile di Breno che si trovavano in zona per controlli sul rispetto delle normative anti Covid, si sono precipiati sul posto con il supporto di una pattuglia del Comando di Polizia Locale e hanno sorpreso due persone all'interno del cantiere che alla vista dei militari sono scappate. Sul posto si è recato anche il proprietario dell'immobile. In un angolo erano ammassati diversi attrezzi e utensili da lavoro e i militari hanno quindi cercato nei dintorni un furgone per caricarli, perché erano troppo pesanti per essere trasportati a piedi. A poca distanza hanno notato un furgoncino da lavoro all'interno del quale era nascosto un uomo che i militari hanno riconosciuto come uno dei due uomini sorpresi poco prima nel cantiere. L'uomo, un rumeno di 32anni, operaio in una ditta edile, ha raccontato che si trovava lì in attesa di un collega di lavoro ma i carabinieri hanno svolto delle verifiche che hanno smentito la sua versione. E' quindi indagato in stato di libertà per tentato furto aggravato ed è stato anche multato per il mancato rispetto del coprifuoco e delle normative anti Covid. Le indagini continuano per cercare il complice. Anche gli agenti della Questura di Brescia sono per le strade a svolgere i controlli del rispetto delle normativa e a Roè Volciano nelle scorso ore, in seguito ad una segnalazione, hanno sorpreso insieme con gli agenti della polizia locale della Valle Sabbia, dodici clienti all'interno di un ristorante che stavano pranzando divisi in quattro tavoli. I clienti entravano da una porta secondaria. Per il titolare è scattata la multa di 400 euro, il ristorante è stato chiuso e non è andata meglio ai clienti, che tra l'altro arrivavano anche da comuni diversi, per i quali è scattata una sanzione da 400 euro a testa, per un totale complessivo di 5.200 euro.
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