RIPETITORE A PELLALEPRE CONTINUA LA PROTESTA

La minoranza di Darfo e i cittadini di Pellalepre che hanno espresso malcontento per la costruzione del ripetitore che il Comune ha chiarito essere 4g e non 5 g, fuori dalle loro case, non sono contro una tecnologia naturalmente allo sviluppo e alle comunicazioni, ma sono contro il collocamento di impianti di questo tipo fuori dalle loro aziende agricole o case e presso l'antica via Valeriana. Tutti sanno che un compromesso con gli impianti utili a rendere un servizio pubblico, vedi i tralicci che costellano il paesaggio, va trovato, ma si chiedono perché nessuno abbia quantomeno ritenuto utile avvisarli della costruzione vicino a casa loro di un impianto che deturpa il paesaggio di una zona agricola e potrebbe anche influire sul valore delle loro proprietà. L'antenna che verrà posizionata è predisposta per il 4g e il Comune non ha autorizzato l'installazione, che è prevista su terreno privato in una zona non sottoposta a vincolo paesaggistico, ma ne era a conoscenza e ha inoltrato la richiesta all'Arpa che per questo tipo di impianti non ha rilevato rischi per la salute, anche se, se dovessero sorgere impianti per il 5g, susciterebbero timori tra i residenti. Alla scandeza dei 60 giorni prescritti dalla normativa sarebbe intervenuto il silenzio assenso per l'installazione del ripetitore che sarebbe prevista per il 14 gennaio. Se il Comune davvero non può vietare l'installazione degli impianti, la cui utilità è sotto gli occhi di tutti, forse, si chiedono i cittadini, può indirizzare le richieste verso aree più idonee in seguito ad uno studio per individuarle.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori