DARFO AFFIDA L’ACQUA AD ACQUE BRESCIANE

Acque Bresciane, il gestore provinciale, subentrerà dal primo dicembre nella gestione del ciclo idrico di Darfo. Lo ha deliberato il consiglio comunale nella seduta di questo mercoledì, dopo che la maggioranza ha respinto la mozione delle minoranze che chiedevano di attendere la sentenza della Corte Costituzionale del 10 gennaio in seguito alla quale la Valle Camonica saprà se potrà gestire in autonomia le proprie acque. Il sindaco Dario Colossi, nonostante gli appelli della Siv, il gestore camuno, che si era detto disponibile a risolvere i problemi urgenti sugli impianti in attesa della sentenza, ha definito la battaglia degli altri sindaci camuni, che da anni si rifiutano di consegnare le loro reti ad un gestore provinciale e che stanno lottando per rendere la Valle Camonica autonoma nella gestione dell’acqua, una battaglia basata su un presunto privilegio del territorio, ha parlato di egoismo politico di territorio e ha parlato di urgenza di avere, dopo tanti anni persi, una gestione efficiente del servizio idrico, che sistemerà acquedotti e impianti, alzando la bolletta dai 0.77 centesimi attuali, che si giustificano sindaco proprio con una mancanza di investimenti e con inefficienze che si ripercuotono su altri costi per i cittadini, fino a 1.03 nel 2025. Nella gestione di beni primari come l’acqua la dimensione fa la differenza, ha dichiarato Colossi portando come esempio fallimentare della gestione camuna dei rifiuti Valle Camonica Servizi. Se l’Ato camuno sarà una realtà, Darfo vi entrerà automaticamente- ha concluso il sindaco – anche se passeranno due o tre anni prima che un nuovo gestore possa iniziare a lavorare sugli impianti e nel frattempo Darfo non avrà perso tempo. Non la pensano allo stesso modo le minoranze che hanno sottolineato come il Comune di Darfo possa comunque fare gli interventi sulle reti previa autorizzazione dell’ambito provinciale che si accollerà i mutui, che hanno ricordato come l’Ato di Brescia sia il più caro della regione e preveda una tariffa unica per tutta la provincia che porterà la bolletta di Darfo a 3 euro ai metri cubi e che ha ricordato che l’Ato di Valle Camonica, se diventerà una realtà, potrebbe applicare invece una tariffa molto minore e che chiedeva di rimandare la decisione a dopo il 10 gennaio per poter nel frattempo valutare con il territorio e con i cittadini una scelta tanto importante.

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