ACQUA: IL PIANO DI ACQUE BRESCIANE
1057 milioni di euro. E' quanto Acque Bresciane prevede di investire entro il 2045, quando scadrà la concessione, nella costruzione, manutenzione e gestione degli impianti del ciclo idrico integrato dei 160 Comuni che entro il 22 avranno affidato alla società di gestione provinciale che fa capo all'ambito provinciale, i loro impianti. Il numero dei Comuni aumenta sempre di più: sono 94 d oggi, saranno 115 nel 2021 e 160 entro il 22. Tra questi ci sono anche Angolo Terme, Cedegolo, Sellero, Malonno, Edolo e Paisco Loveno mentre gli altri comuni della Valle Camonica continuano a lottare per affidare la gestione dei loro impianti ad un ambito tutto camuno con la speranza di continuare ad avere potere decisionale sulle tariffe da applicare e sugli investimenti da programmare in modo che le tariffe restino contenute e gli investimenti restino in Valle Camonica. In attesa di questo però, che richiede una modifica alla legge regionale Gallo che identifica i ambiti sulla base delle provincie e non di aree sub provinciali, i Comuni continuano a gestire in autonomia acquedotti, fognature e depuratori mantenendo al minimo le tariffe ma anche mantenendo al minimo gli investimenti sugli impianti che sono obsoleti e sui depuratori che ancora mancano. Degli 1057 milioni di euro di investimenti pianificati invece da Acque Bresciane entro il 2045, e approvati dall'assemblea dei soci, 57 sono previsti nel 2021, 107 nel 2022, 63 nel 2023, 830 dal 2024 al 2046. Gli interventi più urgenti sono su quei Comuni che rischiano le infrazioni da parte dell'UE per la mancata depurazione delle acque e quindi sono i depuratori di Barbariga e Mairano, l'ampliamento di quelli di Quinzano, Paratico e Pozzolengo e l’ampliamento della rete fognaria di Angolo Terme, Borgo San Giacomo, Rovato, Sellero e Cedegolo, Lonato, Leno. Altri 74 interventi sugli acquedotti e sui depuratori, sono stati inseriti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza con l'obiettivo di tutelare l'ambiente e l'acqua, un bene universale e prezioso, che va gestito con sempre maggiore competenza. Fra questi 74 progetti compaiono in Valle Camonica la realizzazione del secondo lotto di collettamento e depurazione di Edolo, Sonico e Malonno e sul Sebino l’ampliamento del depuratore e il secondo lotto del depuratore di Paratico. Nel settore della rete acquedottistica è previsto il rifacimento di tutte le reti ammalorate in tutti i comuni serviti, la realizzazione di un nuovo laboratorio di analisi delle acque, il rifacimento delle reti nelle frazioni di Rovato, l’ampliamento del serbatoio a Dosso di Sulzano e la nuova condotta di captazione e adduzione all’impianto di potabilizzazione a Sirmione (Montebaldo) con raddoppio della vasca di contatto. Acque bresciane ha dichiarato di voler assumere più di 100 nuove persone arrivando a 370 dipendenti e di voler arrivare ad una abbassamento delle tariffe, che vengono approvate anche dall'assemblea dei sindaci della Provincia di Brescia ogni tre anni, del 2.46%. Simulando la bolletta di una famiglia che consuma 150 mc di acqua l’anno, l’aumento dal 2020 al 2023 corrisponderebbe ad un caffè al bar al mese, per un totale di circa 14 € l’anno. Si tratta – afferma il presidente Gianluca Delbarba - di un valore che garantisce gli investimenti necessari a fornire acqua sicura dal rubinetto, una rete fognaria efficiente e i processi di depurazione per restituire acqua riutilizzabile.
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