CITTADINI E MINORANZA CONTRO IL 5G
Dovrebbero cominciare il prossimo 14 gennaio sopra l'abitato di Pellalepre di Darfo i lavori per la realizzazione di un ripetitore per il 5G la nuova tecnologia per le reti mobili sulla quale esistono tanti timori, in primis per i pericoli che potrebbe generare sulla salute. Pare che al momento non vi siano dati certi per confermare o escludere queste teorie, ma la nuova installazione a Darfo, la sua notizia è rimbalzata in città e soprattutto nella frazione interessata come un fulmine a ciel sereno, sta già facendo parlare di sè. Sono preoccupati i cittadini, lo sono anche i consiglieri di minoranza che si stanno facendo portavoce del crescente dissenso in merito all'opera. Un traliccio di 70 metri che svetterà sulla abitazioni avrà certamente un grosso impatto ambientale e paesaggistico in una zona ricca di ruralità e a vocazione turistica e basterebbe già questo per contestare l'opera. Se poi si aggiungono le preoccupazioni – come detto tutte da confermare – sulla sua pericolosità per la salute pubblica, il quadro è completo, anzi no, perché secondo la minoranza c'è anche un altro aspetto che non è di poco conto ed è la perdita di valore degli immobili della zona. In prima battuta a farsi portavoce del malcontento della popolazione è stato il consigliere Fabio Bianchi che chiede anche agli amministratori di fare un monitoraggio ed un piano di controllo sull'installazione di ripetitori sul territorio.
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