UN “BUCO” DI LEGGENDE

La Valle Camonica è terra di storie, personaggi e leggende. Una di queste trova origine a Cogno, dove il torrente Trobiolo, che attraversa il paese, scaturisce da un orrido a cui, in passato, gli abitanti del luogo hanno affibbiato un nome di fantasia: il buco dei ladroni, "El büs dei Ladrù" in dialetto camuno. Un’attribuzione che non ha mai trovato riscontro in alcuno scritto locale, ma che in sé cela una giustificazione di matrice letteraria. Grazie alla curiosità e al lavoro di Giannino Botticchio, quella piccola grotta naturale, nascosta nel fianco della montagna, in una zona peraltro ricca di cavità, ha trovato risposta al suo nome. Come già narrato nel suo libro “Oggi a me domani a te”, su uno dei muri a secco dei vicini terrazzamenti è presente un’incisione recante la dicitura “Muro di cambia pensieri-1847”. Questa frase, calata nel contesto storico del XIX secolo, va ricondotta ad una persona scolarizzata, in grado di riprodurre numeri e lettere e, magari, perché no, a conoscenza di fiabe millenarie come quella di “Ali Babà e i quaranta Ladroni".

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