I CONTAGI E I RICOVERI PREOCCUPANO

I contagi e i ricoveri preoccupano in provincia di Brescia dove si registra un significativo aumento del numero di nuovi positivi e un significativo aumento dei ricoveri in ospedale. Come riferito anche dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono durante la conferenza stampa di questo lunedì pomeriggio, ci sono alcune zone della provincia di Brescia più colpite di altre, come la Franciacorta, da qui la preoccupazione espressa dall'Asst di Chiari in merito all'aumento dei ricoveri, ma è tutta la provincia ad essere particolarmente colpita con la stessa preoccupazione espressa anche dalle strutture ospedaliere cittadine e della provincia. Al momento, secondo l'ultimo report dell'Asst Valle Camonica, all'ospedale di Esine i posti letto occupati per pazienti COVID erano 53 per acuti e 4 per sub-acuti, oltre a 3 posti di terapia intensiva. Il primo cittadino di Brescia ha riferito la situazione al presidente della Regione Attilio Fontana e in queste ore il Comitato Tecnico Scientifico regionale e poi nazionale, valuteranno i dati per decidere un eventuale cambiamento di colore rispetto alla zona gialla attuale in cui si trova la Lombardia. Ancora non si applicano le differenziazioni provinciali, la provincia di Brescia, complice la variante inglese che incide per il 30,40% circa dei contagi e le aperture legate alle zone gialle che incida per il 10,20%, ad oggi presenta dati da zona rossa con quasi un terzo dei nuovi contagi in Lombardia. Per questo motivo questo lunedì mattina in provincia di Brescia in Prefettura si è riunito il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza in cui sono stati disposti maggiori controlli alla movida e l'applicazione in modo severe delle sanzioni mentre le assemblee dei sindaci delle Ats si stanno riunendo per confrontarsi sulla situazione. Alla luce dei dati è quindi difficile prevedere l'ammorbidimento delle linea rigida adottata nei confronti delle apertura di alcuni settori in particolare ed è per questo che, per salvaguardare l'economia, le Regioni chiedono di valutare la ripartenza, sia pur graduale di alcuni settori più colpiti, almeno nelle zone dove l’Rt è più basso. Questo lunedì inoltre come primo atto il Governo Dragi ha prorogato lo spostamento tra regioni fino al 27 marzo, confermata nel decreto Covid la possibilità nelle zone gialle e arancioni di spostarsi tra le 5 e le 22 una sola volta al giorno verso un'altra abitazione, sempre in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni, possibilità che però, questa la novità, non varrà più nelle aree rosse. Anche a Bergamo e Milano i contagi stanno salendo sensibilmente e vaccinare gli anziani è diventata una corsa contro il tempo.

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