LA MONTAGNA PIANGE FERRUCCIO TOMASI
Una forte personalità, da buon montanaro, un grande amore per la natura e una grande passione per lo sci. Per tutte queste sue caratteristiche e per molte altre, Ferruccio Tomasi ha lasciato un grande vuoto nel mondo della montagna. L'ex direttore del Parco Nazionale dello Stelvio si è spento nelle scorse ore all’ospedale di Borgo Trento di Verona all'età di 84 anni sconfitto da un male incurabile. Nato a Canè di Vione, piccolo paese dell'alta Valle Camonica, terzo di sei figli, Ferruccio Tomasi aveva la montagna nel dna e nel cuore. Già con gli sci di legno ai piedi fin da piccolo, gran lavoratore fin da giovanissimo in un albergo di famiglia a Merate Brianza, resta sempre fedele alla sua Valle Camonica e alla sua passione più grande: la neve. Dal salto, al fondo, allo sci alpino, gli sport invernali lo hanno visto protagonista e a piangerlo nel giorno della sua scomparsa è anche la grande famiglia della Fisi, la Federazione Italiana Sport Invernali di cui Ferruccio Tomasi ha fatto parte per molti anni con ruoli diversi. Direttore del Comitato Scuola Maestri di Sci e alla guida della scuola sci Tre Valli Maniva Pezzeda, ha diviso la sua vita con la moglie Rossella tra Canè, Brescia e Bedizzole dove risiedono i suoi figli Riccardo e Michele. Il ruolo che maggiormente lo ha visto impegnato per il proprio territorio, è stato quello di direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, carica che ha ricoperto dal 2004 al 2014 e che lo ha impegnato in lunghe battaglie per la salvaguardia e la valorizzazione dell'area naturale, per l'unità del parco e per i suoi dipendenti. A lui si devono progetti come l’osservatorio faunistico della Val Canè e la ristrutturazione della segheria veneziana. In passato fu nominato anche console onorario di Malta. La salma farà rientro a Canè questo giovedì pomeriggio per il funerale previsto in forma privata per via delle norme anti Covid alle 15.30. Molte le personalità del mondo politico, istituzionale e dello sport invernale che si stringono in queste ore accanto alla famiglia. La scomparsa di Ferruccio Tomasi lascia un grande vuoto non solo in alta Valle Camonica.
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