CONTROLLI DI PASQUA E INDAGINI
Brescia e provincia, soprattutto le zone turistiche, osservate speciali in questa seconda Pasqua in lockdown a causa della pandemia. Centinaia di controlli sono in atto e lo saranno per tutto il periodo delle festività. Al lavoro i carabinieri – anche in Valle Camonica quelli della compagnia di Breno stanno presidiando il territorio – ma anche la polizia stradale e locale, la guardia di finanza. Per garantire i controlli le forze dell'ordine stanno mettendo in campo tutti gli strumenti a loro disposizione: tradizionali pattugliamenti, ma anche l'utilizzo di droni ed elicotteri. Sulle strade della Valle Camonica, sia lungo la statale 42 in media ed alta Valle Camonica, sia sugli snodi della bassa Valle Camonica, già da questo sabato il capitano Filiberto Rosano comandante della compagnia dei carabinieri di Breno ha messo al lavoro numerose pattuglie. I controlli sono necessari per evitare assembramenti e spostamenti non concessi, anche se pare che al momento non si siano registrate particolari criticità. I controlli comunque proseguiranno per tutta questa domenica, anche in orari serali e notturni e per tutto il lunedì di pasquetta tradizionale giornata di pic nic e gite fuori porta che quest'anno purtroppo non saranno consentite. Lo scorso anno in piena chiusura non c'era davvero nessuno sulle strade. Quest'anno c'è comunque più traffico e la gente, nononstate i divieti, si muove molto di più. Intanto i carabinieri di Brescia e del comando provinciale stanno cercando di far luce sull'inquietante episodio che questo sabato ha interessato il centro anti covid di via Morelli a Brescia. Le indagini si concentrano sul mondo dei no vax e sull'area anarchica. Al lavoro ci sono le procura di Brescia e il magistrato dell'antiterrorismo Francesco Carlo Milanesi. Il lancio di due molotov all'alba di sabato contro il centro no covid ha infatti tutto il sapore di un attentato. Acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona gli inquirenti pare siano al lavoro per cercare di dare un volto ad un uomo ripreso proprio dai sistemi di videoserveglianza installati in strada. Nelle registrazioni si vedrebbe, subito dopo il lancio delle due bottiglie incendiarie o che scappa a piedi verso il lato opposto alla struttura. Le indagini puntano a capire se vi fosse anche un complice. Intanto a presidiare il centro di via Morelli è arrivato, per decisione del prefetto, l'esercito. Il fatto come già detto nelle scorse edizioni ha destato l'indignazione della società civile e del mondo politico.
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