L'ETERNA GUERRA DELLA DROGA

Quando si parla di dipendenze, non si parla di un fenomeno che riguarda solo le persone cresciute ai margini della società, in contesti di povertà o degrado socio culturale, ma si parla di un fenomeno trasversale che abbraccia ogni fascia d'età, gente di ogni estrazione sociale, accomunate da un elemento comune: la fragilità. Di questo si occupano le Comunità della Cooperativa di Bessimo e di questo si occupa di circa 30 anni Fausto Bontempi, esperto in dipendenze, che ha seguito centinaia di persone nella lotta verso la libertà dalla dipendenza. Non si parla più solo di tossicodipendenza, ma di dipendenza anche dal gioco o dalla tecnologia. E nonostante lo stigma che ancora rimane su chi soffre di questi problemi, ricondotti nell'immaginario collettivo spesso solo alla voglia di sballarsi e di divertirsi, si ha a che fare con una malattia che colpisce non solo chi ha dei traumi pregressi ma anche chi, per fragilità ed instabilità, non riesce a fermarsi alle classiche bravate fra amici. L'età di approccio alle sostanze è sempre più bassa: si comincia a bere anche ad 11 anni. La mancanza di inibizioni provocata dall'alcol porta a provare altre sostanze senza conoscerle. A rivolgersi al Sert e alle Comunità sono le famiglie, che chiedono aiuto per i propri figli, ed è proprio nelle famiglie che va combattuta la guerra alla droga, una lotta che come è stata combattuta fino ad oggi è stata ampiamente persa. Perché le cose cambino bisogna abbattere i pregiudizi, saper vedere le fragilità in modo da prevenire le dipendenze e serve una società meno assuefatta, meno indifferente e meno pronta a puntare il dito.

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