STORIE DI ORDINARIA MOVIDA

Locali chiusi e multati, sanzioni per assembramenti, risse ed aggressioni. Storie di ordinaria movida, anche in tempo di Covid. A Vigiliare sul rispetto delle regole contro la pandemia – allentate grazie alla zona gialla – Polizia di Stato e Carabinieri che nel fine settimana hanno organizzato controlli rinforzati nel cuore della movida cittadina a Brescia e in alcune zone della provincia. Nonostante, infatti, la riduzione dei contagi permetta di allentare le restrizioni, il momento resta delicato e le regole fondamentali (distanziamento, igiene, mascherine) vanno applicate. E non tutti purtroppo lo fanno. Infatti in questo fine settimana i carabinieri di Brescia e quelli del comando provinciale hanno sanzionato 23 persone per assembramenti. Molti non avevano neppure la mascherina o la indossavano in modo non corretto. In un comune della rivera i militari hanno sanzionato un locale aperto oltre le 22. Il gestore dovrà chiudere per cinque giorni e si è preso una multa di oltre 10 mila euro. Al lavoro anche la polizia di stato grazie ad un dispositivo predisposto dalla questura. Quattro gli interventi per aggressioni e risse, in Piazza Tebaldo Brusato dove un giovane marocchino è stato aggredito da altri due giovani fermati in fuga dai carabinieri. Poco dopo in piazza Vittoria un altro intervento per sedare un gruppo di ragazzini che hanno commesso anche atti vandalici contro un locale; un terzo episodio in un bar attorno alle 22 per sedare una rissa fra il gestore e due giovani tutti e tre in preda ai fumi dell'alcool. Infine alle 22.30 gli agenti in borghese della questura hanno sedato un alterco fra quattro giovani bresciani che pretendevano da bere nonostante il coprifuoco.

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