RAZZITTI: UNA VITA DEDICATA AI MOTORI

Sono centinaia i messaggi di cordoglio di amici e conoscenti che sui social network in queste ore stanno esprimendo dolore ed incredulità per la morte di Angelo Razzitti, il 63enne originario di Volpino e residente a Rogno morto questo sabato 12 giugno a Bessimo di Darfo, schiacciato del peso del camion che stava riparando nella sua autofficina meccanica. Angelo Razzitti era un uomo molto stimato e molto amato e sono tante le persone che già questo sabato pomeriggio, sentita la notizia, sono accorse incredule all'autofficina per constatare con i loro occhi quanto successo e che questa domenica si sono strette attorno alla famiglia: alla moglie Nadia, alla figlia Silvia di soli 22 anni che lavorava ogni giorno fianco a fianco con il padre e che aveva lasciato l'officina poco prima della tragedia, al cugino che è giunto in officina per ritirare l'auto del figlio e ha scorto sotto il camion il corpo di Angelo e ha chiamato i soccorsi, alla sorella accorsa poco dopo e a tutti i famigliari. A tradire Angelo Razzitti, è stato un lavoro che il 63enne ha sempre svolto con passione e dedizione per cercare di aiutare tutti coloro avevano bisogno a qualsiasi ora. La tragedia attorno alle 13.00 quando l'uomo è rimasto schiacciato sotto un camion a cui stava cambiando le sospensioni. Nessuno ha assistito all'incidente e nessuno ha potuto fare nulla. Quando i sanitari sono arrivati sul posto con un equipaggio di Camunia Soccorso e l'auto medica dall'ospedale di Esine, al medico non è rimasto altro da fare che constatare il decesso. Sul posto anche i vvf di Darfo. Toccherà ai carabinieri di Darfo e ai funzionari dell'ATS della montagna ricostruire che cosa sia accaduto. Intanto ad esprimere cordoglio è anche il mondo dello sport. Angelo Razzitti infatti era conosciuto per essere un eccellente pilota e il Comune di Rogno, dove viveva, gli aveva conferito lo scorso ottobre un attestato di riconoscimento per essersi laureto campione italiano di enduro con moto storiche, gruppo 5. Aiutava l'amico Ciro de Pedri a tracciare i percorsi per le gare di mountain bike, anche elettriche, come quella che avrebbe dovuto svolgersi questa domenica che è stata sospesa in segno di lutto. Proprio l'amico era passato pochi attimi prima della tragedia in officina, aveva visto Angelo mentre lavorava sotto al camion e si erano dati appuntamento più tardi. Ad attendere il 63enne a casa per pranzo a Rogno c'erano anche la moglie e la figlia attorno alle quali si stringono in queste ore molte persone. La camera mortuaria è stata allestita presso le pompe funebri Ghirardelli di Boario mentre il funerale si terrà martedì alle 10.30 a Volpino.

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