MESSE LE BRIGLIE AL RE

Sono praticamente terminati i cantieri in Vallecamonica finanziati dal piano di sviluppo rurale 2017 per le opere previste al punto 8.3 del piano stesso, di cui Comunità montana ha rappresentato ente capofila per le domande di finanziamento e quindi per il collaudo e la rendicontazione finale. Tra le opere figura l'intervento sul tratto finale del torrente Re a Capo di Ponte, per una lunghezza lineare di circa 500 metri, che hanno coinvolto l'alveo le sponde, le zone di rispetto a bosco e a prato, fino alla confluenza del Re in sponda idrografica sinistra dell'Oglio. L'insieme dei lavori del PSR si sono basati sul criterio della difesa attiva e passiva del suolo. L'intervento sul Re a Capo di Ponte è stato particolarmente importante per la comunità, che ancora non ha dimenticato la terribile alluvione del 1960. I lavori sono stati progettati dal Consorzio Forestale minerario Valle dell'Allione, d'intesa con l'Ufficio foreste e bonifica montana della Comunità montana di Vallecamonica e sono consistiti in interventi spondali sulla vegetazione e gli antichi argini, intervento in alveo con bonifica, asportazione materiale e posizionamento di grandi pietre distanziate con funzione frangiflutto, sistemazione della sponda idrografica sinistra creando un'ampia zona golenale di rispetto, creazione di una vasca di laminazione del flusso idraulico a monte del Dos de l'Arca. Ed è proprio qui che la Soprintendenza ai beni archeologici di Berscia e Bergamo ha fatto effettuare scavi di ricerca, mettendo in luce importanti strutture preromane e alcuni ritrovamenti graffiti, mai scoperti prima. La zona dunque è stata ulteriormente valorizzata, protetta e messa in sicurezza. Il torrente Re che confluisce nell'Oglio a Capo di Ponte nasce da un ampio bacino idrografico della conca del Volano sotto il Pizzo Badile, passa nei comuni di Cimbergo e Paspardo e quindi nel territorio capontino. La sua sicurezza oggi significa sicurezza per l'abitato e la viabilità della zona.

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