BLOCCATI A DUBAY, RIENTRANO I NEGATIVI

Si apre uno spiraglio di speranza per le famiglia dei circa 300 ragazzi in vacanza di studio a Dubai e bloccati dal 14 luglio a causa del tampone positivo di circa 260 di loro. I ragazzi negativi, tra i quali anche una 17enne camuna che nei giorni scorsi ha lanciato un appello anche attraverso la nostra emittente, saranno sottoposti a tampone giovedì 22 luglio per verificare che non siano emersi tra di loro nuovi casi di positività in seguito ai contatti con i ragazzi positivi, e se il tampone resterà negativo, sarà predisposto il volo per il loro rientro. “Qualcosa si sta muovendo” - commenta la madre della giovane che insieme con gli altri genitori aveva fatto appello allo Stato Italiano. I ragazzi infatti, tutti minorenni, per lo più vaccinati e con green pass, hanno aderito alla vacanza studio organizzata dall'Inps con un'agenzia di viaggio. Sono partiti il 30 giugno e sono per lo più del sud Italia. Sono ospiti degli Emirati Arabi, assistiti con personale medico e dalla protezione civile, ma affrontare una quarantena, isolati gli uni dagli altri, lontani da casa, non è facile per ragazzi di età fra i 14 e i 18 anni. Per cercare di accorciare i tempi, è stato predisposto il tampone ogni 48 ore per gli studenti attualmente positivi in modo che man mano che si negativizzano, possano rientrare in Italia. Sarebbero tutti contagiati con la variante Delta. Altri camuni sono bloccati in altri paesi d'Europa considerati sicuri prima che la variante cominciasse a fare risalire un po' ovunque la curva dei contagi. Il virus viaggia sulle gambe dei viaggiatori e in particolar modo, dei ragazzi e quindi tante Regioni stanno ripristinando i tamponi obbligatori negli aeroporti al rientro. Questo sta influendo sulla voglia di viaggiare: si registra infatti negli ultimi giorni un calo del 50% delle prenotazioni.

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