INTERVENTI A CATENA DEL CNSAS

Ore di intenso lavoro per gli uomini del Soccorso Alpino. Si è trattato per lo più di interventi fortunatamente non gravi ma che hanno impegnato soccorritori, mezzi e risorse. Sempre più frequentemente riguardano situazioni che si potrebbero evitare, valutando bene prima di partire che cosa si è in grado di fare quando si va in montagna: la difficoltà del percorso, il proprio livello di allenamento, le condizioni meteorologiche, l’equipaggiamento, fondamentali per evitare spiacevoli imprevisti. Da segnalare 4 interventi nel giro di 24 ore in Valbondione per due escursionisti che avevano riportato una distorsione alla caviglia lungo il sentiero del Curò, appena sopra il punto in cui comincia la strada sterrata. Nel primo caso stavano partendo le squadre ma poi la persona infortunata è scesa in modo autonomo; nel secondo, sono partiti due tecnici con due mezzi fuoristrada per il trasporto con barella portantina ma la persona è riuscita a scendere per conto suo. La terza richiesta di intervento riguardava un escursionista che si trovava a metà strada tra il rifugio Vodala e il parcheggio degli Spiazzi di Gromo non se la sentiva più di proseguire e ha chiesto l’intervento dei soccorritori; era a poca distanza dalla sua auto. Stavano partendo sia i tecnici Cnsas sia i Vigili del fuoco quando poi invece la situazione si è risolta grazie a un passaggio da parte di terzi. In serata l’ennesimo allertamento per una persona che a causa delle vertigini non riusciva più a scendere dalla teleferica del Curò. Tre interventi in poche ore anche per il Soccorso alpino bresciano e della Stazione di Breno. La prima richiesta ha rigurdato un uomo di 57 anni di Milano, incrodato tra Cima Bacchetta e Monte Vaccio, a circa 1400 metri di quota; aveva imboccato un canale sbagliato mentre cercava di scendere verso Sucinva e non riusciva a proseguire. La centrale attivava il Soccorso Alpino e  i vigili del fuoco del distaccamento di Breno. L'uomo, illeso, è stato raggiunto dalle squadre, portato in quota dall'elicottero e poi preso in cura dall'equipe medica del 118. Durante le operazioni di recupero veniva segnalato il mancato rientro per un escursionista, nella zona di Esine. L'uomo era con un gruppo di amici partiti dal Maniva per il passo delle Sette crocette; decidendo poi di proseguire da solo per il Monte Crestoso. Il mancato ricongiungimento al gruppo ha fatto scattare l’allarme. A chiudere l’elenco all'Annunciata di Piancogno, un uomo di 64 anni residente nel Cremonese, in sella all’e-bike lungo il sentiero tra Borno e l'Annunciata è scivolato per una quindicina di metri e ha riportato alcuni traumi. I tecnici lo hanno raggiunto, imbarellato, recuperato fino al sentiero e poi portato a valle con la barella per circa mezz'ora, fino a dove attendeva l'ambulanza per il trasporto in ospedale. Si è trattato di un recupero complesso, perché la zona è impervia e caratterizzata da bosco fitto.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori