IL PREMIO IMPRONTA CAMUNA A CAMADINI
Doppia cerimonia, di grande significato, questo sabato 28 agosto in occasione della consegna del premio “Impronta Camuna 2021”. Scenario: l’Alta Valle Camonica. Dapprima, presso il Sacrario del Tonale, la dedica dei ghiacciai dell’Adamello al Milite Ignoto – ad un secolo dalla sua traslazione da Aquilea all'Altare della Patria a Roma, come ricordato il presidente dell’associazione Roberto Bontempi - e la consegna di tre targhe “Adamello Vetta Sacra alla Patria” al presidente della Comunità Montana Alessandro Bonomelli e ai sindaci di Saviore e Ponte di Legno Serena Morgani e Ivan Faustinelli. Poi, in un secondo momento, nel pomeriggio – presso la Sala Paradiso dell’Hotel Mirella di Ponte di Legno – l’assegnazione del premio Impronta Camuna, conferito alla memoria del notaio Giuseppe Camadini, scomparso nel 2012, quale “instancabile promotore di iniziative culturali, scolastiche, educative, formative, editoriali e associative” che ha saputo “favorire la crescita e lo sviluppo economico di Brescia, della Valle Camonica e dell'Italia”. Camadini, cattolico, uomo di profonda fede e di grande spiritualità ha saputo dare il suo prezioso contributo al mondo finanziario, economico, imprenditoriale, bancario e assicurativo della provincia. Per tutta la vita ha esercitato con riservatezza e competenza la professione di notaio nel suo studio di Cedegolo, ma il suo impegno come cittadino e come cattolico si è sviluppato in diversi campi, da quello religioso, culturale, sociale, editoriale ed economico, e ha riguardato tutta Brescia e l'Italia. Già da giovane, negli anni '50, divenne presidente della Fuci di Brescia e presidente dell'Azione Cattolica Diocesana e da lì iniziò il suo percorso che lo vide protagonista e promotore di molteplici iniziative". Nel corso della cerimonia sono stati assegnati premi speciali e riconoscimenti anche alla trasmissione di Rai Uno "Linea Bianca" – per aver valorizzato il territorio della Valle Camonica - e al giornalista Angelo Mellone, nonché a Lino Zani, Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi.
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