FATTURE FALSE E SPACCIO, MAXI BLITZ
Alle prime ore luci dell'alba di questo lunedì 13 settembre nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Mantova, Lodi, Alessandria, Novara, Varese, Parma, Piacenza, i carabinieri del Comando Provinciale di Brescia, con la collaborazione dei militari delle province interessate, sono intervenuti nei confronti di 30 persone ritenute a vario titolo responsabili di “associazione per delinquere” finalizzata alla commissione di reati tributari e/o di appropriazione indebita al fine di agevolare alcune società nella sistematica evasione delle imposte sul reddito e sul valore aggiunto, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e conseguente “trasferimento fraudolento di valori”. Sono state anche accertate e contestate condotte relative alla detenzione ai fini dello spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti, in particolare hashish e cocaina. !5 di esse sono state portate in carcere, 3 agli arresti domiciliari, 11 sono state colpite dall'interdizione dalla professione dell’attività di imprenditore commerciale e amministratore di imprese commerciali per un anno. Sono quindi stati effettuati 51 sequestri preventivi di 4 imprese commerciali, 1 villetta a Chiari, 4 appartamenti in provincia di Brescia, Milano e Bergamo; 7 autorimesse; 1 magazzino commerciale; 6 quote proporzionali di abitazioni; 5 quote proporzionali di autorimesse; 2 terreni nella provincia di Brescia; 250 conti correnti in Italia e denaro contante. L'emissione di fatture per operazioni inesistenti, che consentiva all’intera organizzazione di trasferire somme di denaro, nei soli anni contabili 2018-2019, per almeno 32,5 milioni di euro si è avvalsa di società “cartiere”, intestate a consapevoli e retribuiti “prestanome”, che emettevano fatture per operazioni inesistenti in favore di società compiacenti realmente esistenti e regolarmente operative nel settore dell’edilizia, della lavorazione tessile o dei metalli. Simulando spese in realtà mai sostenute, in quanto il denaro trasferito veniva poi restituito, le società realmente operative coinvolte nell’attività illecita, oltre a disporre di ingenti somme di denaro contante di provenienza illecita, ottenevano l’erosione della propria base imponibile ai fini delle imposte sul reddito. Il sequestro delle scritture contabili, disposto dall’Autorità giudiziaria nei confronti di tutte le imprese coinvolte, ha confermato il quadro investigativo e quantificare l’evasione fiscale per un importo di molto superiore ai 9 milioni di euro per il solo anno 2018 e parte del 2019. L’indagine, denominata “SWEET WATER”, parte dal sequestro di 31 kg di Hashish con l'arresto di 3 pregiudicati il 22 luglio 2018 a Rezzato dai Carabinieri di Brescia.
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