FERMATI I TRAFFICI DEGLI IMPRENDITORI DELLO SPACCIO

FERMATI I TRAFFICI DEGLI IMPRENDITORI DELLO SPACCIO Rifornivano di marijuana e cocaina giovani e giovanissimi della bassa Valle Camonica e dell'alto Sebino e siccome gli affari andavano bene hanno cercato di allargare il giro ed importare direttamente la roba per abbassarne il costo all'ingrosso e guadagnare di più. A stroncare i traffici di un gang di spacciatori camuno-sebini i carabinieri della compagnia di Breno che dopo mesi di indagini coordinate dalla dottoressa Benedetta Callea della Procura di Brescia questo sabato mattina all'alba hanno eseguito 12 misure cautelari a carico di altrettanti indagati (11 italiani e un tunisimo) responsabili a vario titolo di produzione, traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina e marijuana. L'operazione denominata Montecampione – perché ha preso le mosse proprio da un fermo nella nota località montana di un giovane galoppino durante la prima fase di lockdown – che ha visto all’opera cinquanta carabinieri del Comando Provinciale di Brescia e un'unità cinofila di Orio al Serio, è scattata all’alba da Breno ed ha interessato i territori della Valle Camonica e della provincia di Bergamo. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati oltre 2 etti e mezzo di droga tra hashish e marijuana e 6 mila euro i contanti. Numerosi i clienti, molti di questi giovanissimi, come alcuni dei pusher che proprio per questo potevano avvicinare con più facilità gli acquirenti, che i militari hanno identificato. Le indagini meticolose degli uomini del capitano Filiberto Rosano hanno permesso di ricostuire i traffici della banda che era riuscita a creare, durante la prima fase del lockdown una fiorente attività si spaccio che riforniva le locali piazze della bassa Valle Camonica e del Sebino. Oltre ai giovani galoppini lo stesso capo dell'organizzazione mentre si spostava per lavoro, si dava da fare per rifornire le piazze. Gli indagati, dopo aver acquisito un buon numero di clienti fidelizzati, tra i quali diversi giovani poco più che maggiorenni e aver incrementato il loro giro di affari, avevano alzato il tiro e per aumentare i loro facili guadagni avevano avviato dei concreti contatti per far giungere la marijuana direttamente dalla Spagna a prezzi più vantaggiosi. A far saltare il progetto l'intervento dei carabinieri dei Breno che lo scorso 7 agosto hanno assestato un primo duro colpo al gruppo criminale con l’arresto in flagranza di reato di sette persone, cinque di queste di un unico nucleo familiare della bassa Valle e il sequestro di quattro serre di marijuana, oltre a quasi 5 chilogrammi di erba. Per il capo dell'organizzazione che aveva assoldato una serie di "galoppini" fra questi, oltre ad alcuni giovani fra i 18 e i 19 anni, anche la compagna e i due figli della donna, questa mattina si sono aperte le porte del carcere. Agli arresti domiciliari sono finiti un 40enne di Borno, un 28enne di Esine, una 60enne di Artogne e un 20enne di Piancogno. Sono stati arrestati, nell’ambito della stessa indagine e in esecuzione di un decreto di arresto ritardato emesso dal pubblico ministero, un 21enne di Chiuduno (Bg), un 19enne di Casazza (Bg) e una 19enne di Sovere (Bg).

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