VIOLENZA SESSUALE SULLA NIPOTE 11ENNE

Un 73enne campano, residente in Abruzzo, è stato arrestato dalla squadra mobile di Pescara e portato in carcere su ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bergamo. Tre anni e mezzo diventati definitivi il 17 settembre a fronte di un reato di violenza sessuale su minore, che rientra tra quelli che impediscono di essere affidati ai servizi sociali se la pena è inferiore ai 4 anni. L’uomo è accusato di aver molestato la nipote che vive in un paese della provincia di Bergamo. Gli episodi risalgono al 2017 e si sarebbero consumati nell’abitazione dei nonni in Campania, in quella abruzzese dove si erano poi trasferiti a vivere e pure nella casa dove la ragazzina abita coi genitori e il fratello. Stando a quanto emerso dalla ricostruzione dei fatti, in ripetute occasioni il nonno, secondo le accuse, l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime e dato baci non certo riconducibili a manifestazioni di affetto. A raccontare quanto accaduto, era stata la ragazzina nell’ottobre del 2017. Il professore che faceva da tutor nella scuola frequentata dall’undicenne aveva notato che la piccola era sempre triste. Così le aveva chiesto di raccontare se c’era qualche problema. Lei gli aveva risposto che non se la sentiva di esternare a voce. Così il tutor le aveva proposto di scrivere su un foglio. Ed è stato quel pezzo di carta a dare il la all’inchiesta. Il 73enne era stato condannato a 3 anni e mezzo dal tribunale di Bergamo e la pena non è stata riformata nei successivi gradi di giudizio.

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